Arte pubblica, un murale che ricopre un’intera parete della stazione ferroviaria di Avellino. Arriva al capolinea il lavoro di Francesco Millo, artista pugliese, che su iniziativa dell’associazione Piano b, ha realizzato in soli tre giorni l’opera. Su quella parete dove prima non c’era niente, oggi c’è un bambino che abbraccia un termometro. Sullo sfondo una città, una periferia, come quella di Borgo Ferrovia, che vive tra smog e inquinamento. Ma le periferie si somigliano un po’ tutte. Nessun riferimento specifico dunque al capoluogo, oppure alla vicenda dello stabilimento Isochimica, che si trova a due passi. La modernità, come dice lo stesso Millo, omologa le città: stessa architettura, stessi problemi.
Con il murale della Ferrovia, Piano B, associazione di sole donne che vuole valorizzare la bellezza in città, porta a casa un altro successo dopo l’opera di Iovanna, collocata a Piazzetta Perugini, e il restauro del movimento ai caduti.
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