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Cultura

''Capolavori della terra di mezzo'' in mostra ad Avellino/Le immagini

Opere d’arte dal Medioevo al Barocco che testimoniano la cultura di un territorio che diventa museo. Il progetto, promosso dalla Provincia di Avellino, in sinergia con i Beni Culturali, Soprintendenza di Salerno e Avellino, prevede un percorso tra sculture e dipinti che provengono da chiese e diocesi del territorio. 

Capolavori della terra di mezzo, opere d’arte dal Medioevo al Barocco, questo il viaggio che si può fare tra sculture e dipinti, nel complesso dell’ex Carcere Borbonico di Avellino.  La mostra conduce a un viaggio ideale nella storia, nell’arte e nel territorio d’Irpinia, che diventa museo all’interno di un contesto espositivo di notevole interesse architettonico qual è l’ex Carcere Borbonico, il cui restauro è stato completato da circa un anno. Il percorso si presenta al grande pubblico come progetto di tutela e valorizzazione, un patrimonio d’arte non molto noto al grande pubblico che è stato studiato per l’occasione da eminenti storici dell’arte, ma che rivela il suo spiccato valore culturale. L’esposizione allestita in quattro sale del padiglione Nord adibito alle mostre temporanee e composta di ottanta opere corre sul filo della narrazione cronologica, dall’età medievale al tardo barocco, raccontando per immagini, colori ed emozioni, la storia dell’arte nella nostra terra.  Le opere in mostra provengono da molti paesi della provincia e in gran parte da chiese, abbazie, musei diocesani e castelli, di tutta la provincia irpina. La selezione è scaturita dall'intento di rivelare questa area geografica, nota per la qualità dei suoi prodotti e i suoi paesaggi montani attraversata nei secoli da uomini che dovevano raggiungere i duemari opposti. Tanti i capolavori in mostra che possono essere ammirati da vicino, e approfondite  attraverso un catalogo curato da Antonella Cucciniello dove ogni singola opera è stata esaminata, con schede - saggio, dai maggiori esperti di “questioni meridionali, tra cui Ferdinando Bologna. Il progetto è stato promosso dalla Provincia di Avellino, in partenariato con la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Campania, che ne ha affidato l’esecuzione tecnica e scientifica alla Soprintendenza di Salerno e Avellino, ed in sinergia con tutte le Diocesi che operano in territorio irpino e i comuni interessati. Il percorso espositivo si avvale di supporti multimediali e potrà essere fruito anche da visitatori diversamente abili, grazie all’abbattimento delle barriere architettoniche lungo l’intero percorso, e dai portatori di handicap visivi, per i quali è stato predisposto un percorso nel linguaggio Braille.

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