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Cultura

“Precaria dentro - instabile a progetto” , a Roma lo spettacolo della grottese Solomita

solomita spettacolo

Martedì 8 maggio alle ore 19 torna l’appuntamento con Ghigliottina.it e LesFlaneurs.it a Le Mura (San Lorenzo, Roma) per un nuovo evento di Music, books & food. L’occasione di questa nuova serata è la presentazione di “Precari dentro - instabili a progetto”, di Maria Vittoria Solomita, giornalista e autrice di Grottaminarda. Nel corso della serata si terrà anche l'inaugurazione della mostra “Il questionario” di Silvia Alvarez Adalia.  “Precari dentro - instabili a progetto” è un atto unico sulla precarietà che i giovani incontrano, oggi, non solo in ambito lavorativo, ma anche nel privato, con dimensioni interpersonali non sempre facili da inquadrare ed identità sessuali non a tutti chiare. L'atto unico è stato presentato a New York in prima mondiale per il mese della Cultura italiana nel Mondo. Da quest'atto unico, l'autrice ha ricavato un radiodramma, uno spin-off cotto-e-mangiato: “Precaria dentro-instabile a progetto”. 
I personaggi sono:
- Sara, 29 anni: CATERINA GRAMAGLIA 
- Dani, 31 anni: RICCARDO SINIBALDI
- Selezionatrice del Personale + Grazia: ANNALISA AGLIOTI
- Madre di Sara + Signora: VALERIA BERDINI
- Selezionatore: KASTRIOT SHEHI
I due giovani sono dei laureati in cerca di un lavoro stabile. Di estrazione sociale medio-alta, potrebbero approfittare della stabilità economica dei genitori, eppure nutrono l’insano desiderio di farsi da sé. 
Momentaneamente, Dani è un ingegnere commesso in un negozio di articoli sportivi, mentre Sara colleziona improbabili colloqui. La coppia è precaria anche nella dimensione privata, tra ripicche, tradimenti e una madre "telefonicamente" invadente a condire il tutto. 
Che cosa hanno in comune le cinque persone coinvolte  ne "il questionario" di Silvia Adalia? Sono donne di diversa età con un passato diverso; sono persone con incertezze e sogni, passioni e speranze...
"Il questionario" deve essere considerato come una sorta di gioco, in cui l'artista si serve di due strumenti: la fotografia e le domande. L'obiettivo dichiarato è quello di mettere a confronto immagini più tradizionali  con la realtà più profonda della persona stessa. Per adempiere questo scopo Silvia ha accostato fotografie in cui il soggetto è messo artificialmente in posa, ad  altre che colgono il soggetto in quel particolare istante in cui si rivela nella sua realtà più recondita.  Per ottenere questo specifico risultato Silvia ha posto delle domande, uguali per tutte e 5 le donne coinvolte, aperte ma al contempo relative a delle aspettative o a uno specifico momento della loro vita. Tali domande vengono proposte in ordine diverso e intervallate da altre, volutamente più banali, ma fondamentali per creare uno stacco psicologico tra una riflessione e un'altra. Il questionario riguarda, dunque, la storia più intima dei soggetti coinvolti, suscitando così delle particolari espressioni capaci di rivelare l'essenza più intima della persona. Solo per un attimo.
M. Vittoria Solomita è una giornalista e autrice campana. Laureata in Radiofonia a Siena, approfondisce lo studio dei format TV a Roma e New York. I Premio al Concorso giornalistico “Lettera 22” come giovane critico teatrale, nel 2009, collabora con Rai (Radio, GR1; Amore Criminale, Rai3), TV2000, Radio Meridiano12, America Oggi, Oggi7, Foggiapress.it, Quartopotere.com, Sentieriselvaggi.it. A Roma si dedica principalmente al teatro e alla scrittura creativa. Con “Il lavoro, se lo visualizzi, lo trovi” è finalista alla Rassegna Under30 (2010) e la selezionatrice Sabrina Paravicini la vuole co-autrice del suo spettacolo comico “È ora di dire basta!”. Al Teatro Valle nel progetto corale di Walter Manfré, “La confessione”. A New York con “Precari dentro – instabili a progetto”, sensibilizza ancora al tema dell’incertezza, lavorativa ed esistenziale. L’attenzione alla musicalità della parola confluisce nell’antologia di racconti “Letture stimolanti” (Montecovello Editore): monologhi surreali e potenziali audiostorie. M.Vittoria è anche co-autrice di Bambine Cattive, al Teatro dei Satiri, e collaboratrice di Zelig Off, a Roma. 

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