Dopo anni di stallo e mesi di polemiche, Villa Amendola riapre le porte al capoluogo. La dimora ospiterà la storia della città di Avellino. Un museo civico di carattere divulgativo immaginato dall’amministrazione comunale e fortemente voluto dall’assessore alla cultura Nunzio Cignarella. In esposizione ci sono cimeli storici, quadri, manifesti d’epoca che ripercorrono le vicende del capoluogo. L’80% delle opere esposte erano già di proprietà del comune e sono state recuperate in diverse strutture della città. Il 20%, invece, sono donazioni fatti dai privati al capoluogo. Per il momento siamo ancora in una fase embrionale, in futuro dovrà essere allestito l’archivio storico e, soprattutto, dovrà essere recuperato e riqualificato l’esterno della villa, quell’orto botanico che oggi è ancora abbandonato.
Oltre all’assessore, esprime soddisfazione per il risultato anche il soprintende di Avellino e Salerno
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