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Economia

Ance, sfida Sarno-Palma per il dopo Di Giacomo

Fissata la data per il rinnovo delle cariche all'Associazione Nazionale Costruttori Edili di Avellino.L'assemblea e le relative operazioni di voto si svolgeranno sabato 25 novembre. L'appuntamento è per le ore 8.00 in prima convocazione e alle 10.00 in seconda nella sede di via Palatucci. Per il ruolo di presidente i contendenti sono Alfonso Palma e Silvio Sarno, rispettivamente titolari della Costruzioni Alfonso Palma srl e della Siref srl. Per la prima volta, dunque, a queste elezioni non si giunge con una proposta unitaria come da ormai consolidata tradizione. Si vota anche per i 2 vicepresidenti e gli altri 3 membri del Consiglio Generale dell'Ance.Nel corso dell'assemblea, il presidente uscente, Michele Di Giacomo, presenterà la sua relazione di fine mandato, iniziato nell'ottobre del 2018. “Dispiace che non si sia riusciti a trovare un'unità d'intenti – afferma Di Giacomo, anticipando alcuni argomenti – ma va bene anche così. L'importante è che dopo una sana e corretta competizione si torni tutti insieme a formare un'unica squadra con i medesimi obiettivi. Noi in questi 5 anni ne abbiamo centrati numerosi.L'Associazione è cresciuta moltissimo, raggiungendo i 101 iscritti, riorganizzando la Direzione e gli Uffici, potenziando il proprio ruolo nel sistema Ance nazionale e regionale, partecipando attivamente ai tavoli istituzionali, siglando il nuovo contratto integrativo provinciale, stringendo rapporti di collaborazione con le Università e gli Istituti scolastici provinciali, garantendo un rapporto di intese comuni con le parti sindacali ed entrando nell'Osservatorio per la sicurezza sui luoghi di lavoro e l'utilizzo delle risorse del Pnrr. Altri protocolli d'intesa, poi, ci vedono protagonisti sulle regole e il filtro contro la criminalità organizzata nell'assegnazione degli appalti pubblici. Enorme, poi, è stato il lavoro svolto per supportare le imprese e fare chiarezza sulle procedure per il superbonus che i tentennamenti del Governo hanno praticamente bloccato”.Per Di Giacomo, però, c'è un'altra sfida sulla quale i nuovi vertici non dovranno mollare, continuando il lavoro di raccordo con la struttura nazionale dell'associazione: il caro materiali. “È una criticità troppo importante – aggiunge il presidente uscente - per non trovare soluzioni a breve e medio termine. Il fondo reso disponibile dal Governo scade a fine dicembre. Servirà una proroga di almeno un anno”.

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