Da ieri, 24 novembre 2014, è operativa la fusione per incorporazione di Banca della Campania in BPER (Banca popolare dell’Emilia Romagna). A seguito di questa riorganizzazione è nata la Direzione Territoriale Campania, cui è affidato il compito di presidiare, con ampia autonomia gestionale, il territorio e l’operatività in ambito commerciale e creditizio.
Con le fusioni di Banca Popolare della Campania, Banca Popolare del Mezzogiorno e Banca Popolare di Ravenna, che si aggiungono alle fusioni già effettuate nel 2013, BPER completa un percorso che ha ridisegnato la struttura distributiva della Banca, articolandola in nove Direzioni Territoriali sulla penisola, tra cui la Direzione Territoriale Campania con sede ad Avellino. La DT Campania è a sua volta suddivisa in cinque Aree (Avellino - Benevento, Napoli - Caserta, Salerno Nord, Salerno Sud, Foggia ) e ha in totale 127 filiali. La nuova articolazione organizzativa va incontro all’esigenza di razionalizzare la struttura distributiva e di semplificare i processi di autorizzazione e delibera, ma è anche ispirata a logiche di coerenza geografica e territoriale, destinate a migliorare ulteriormente sinergie, efficienza e flessibilità. “Grazie alla fusione con Bper – dichiara il Direttore Territoriale Antonio Rosignoli – i nostri territori ed i nostri clienti sanno di poter contare su una banca sempre più solida, innovativa, radicata e competitiva. Oggi siamo in grado di guidare il cambiamento e di visualizzarne gli scenari positivi con la consapevolezza che, a prescindere dalle innovazioni tecnologiche più evolute, dai software più sofisticati, saranno sempre le persone a decretare il vero successo verso le realtà territoriali in cui operiamo e verso i nostri stakeholders. Il nuovo ruolo delle Direzioni Territoriali sarà quello di essere una forte ‘cinghia di trasmissione’ fra il centro e la periferia, nell'ottica di una fusione che verrà vissuta dai colleghi della nostra Banca nel segno della continuità dei loro valori, della loro storia, ma soprattutto delle loro professionalità”.
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