Le bollette monstre fanno paura anche agli artigiani irpini. Alcuni settori sono in crisi. E le prospettive non sono buone. Confartigianato è pronta a fare la sua parte.
“La crisi energetica in atto ha ripercussioni economiche devastanti per le piccole e medie aziende del nostro tessuto imprenditoriale – spiega il presidente di Confartigianato Avellino e Confartigianato Campania, Ettore Mocella - L’aumento energetico della componete luce e gas coglie impreparati gli imprenditori a trovare in tempi rapidi correttivi giusti per adeguare i prezzi di vendita ai nuovi costi di produzione. In alcuni settori il ricarico supera il 400%, senza lasciare scampo a una sicura crisi dell’attività”.
“Dobbiamo puntare a più soluzioni che hanno la stessa finalità: ridurre i consumi realizzando strutture sempre più performanti (cappotti, infissi, schermature) puntando all’emissione ZERO – suggerisce il responsabile della Sezione Green di Confartigianato Avellino, Catello Di Capua – Produrre energia termica con soluzioni sempre più performanti e meno dipendenti dai combustibili fossili; produrre energia rinnovabile fino all’autosufficienza (fotovoltaico, eolico, geotermico)”.
“Serve l’aiuto di tutti: della politica a favore delle famiglie con redditi bassi e per le attività dove i costi energetici hanno impatto significativo (industrie conserviere, panifici, caseifici, ma anche artigiani commercianti) – prosegue il presidente Mocella - Al settore imprenditoriale ed alle associazioni per creare ed utilizzare risorse che portino all’autosufficienza energetica e svincolarsi da fattori esterni sia speculativi che oggettivi come la guerra nei paesi fornitori delle materie prime com’è diventata l’energia. Confartigianato ha attivato uno sportello dedicato alla consulenza energetica mettendo a disposizione anche tecnici qualificati nel trovare soluzioni caso per caso. Ci occupiamo di formare gli associati con aggiornamenti continui sia tecnici sia rivolti alle possibilità di incentivi che di volta in volta sono disponibili. Davanti a noi sta montando qualcosa che assomiglia a un uragano energetico, frutto della guerra, di calcoli cinici, di speculazioni. Le bollette mostruose esposte dagli imprenditori sui social network sono un disperato appello e un allarme prima di essere probabilmente costretti a chiudere. L’ autunno delle nostre economie sarà complicatissimo. C’è quindi bisogno di forti incentivi per installare fotovoltaico e rinnovabili sui capannoni delle aziende. Per non essere costretti a fermare le produzioni”, conclude il presidente di Confartigianato.
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