Seguici su

Ciao, cosa stai cercando?

Canale 58Canale 58

Economia

Fiat conferma l'addio all'Irpinia. Marchionne: ''Non torneremo a produrre autobus ad Avellino''

Intanto il sottosegretario Vari risponde a Iannaccone: ministero impegnato per risolvere positivamente

Irisbus

Da Torino, l'AD Fiat conferma l'addio dell'azienda all'Irpinia.''Abbiamo smesso e non torneremo a produrre autobus ad Avellino'', ha dichiarato Sergio Marchionne presidente di Fiat Industrial nella conferenza stampa successiva all'assemblea di bilancio al Lingotto a proposito dello stabilimento Irisbus. ''Fiat Industrial non lo può utilizzare - ha aggiunto - stiamo lavorando con il Governo per trovare un altro utilizzo dell'impianto che non sia nostro''. Alfredo Altavilla, amministratore delagato Iveco, ha ricordato:''E' stata approvata a fine dicembre la Cassa integrazione straordinaria per cessazione di attività. Stiamo collaborando con il Ministero dello Sviluppo Economico per trovare soluzioni che garantiscano eventuale continuità occupazionale, del personale dello stabilimento''
Nel frattempo, il Sottosegretario Vari risponde a Iannaccone."In riferimento alla vertenza Irisbus il Ministero dello Sviluppo Economico sta seguendo la vicenda dallo scorso 7 luglio, data in cui la Fiat ha annunciato la volontà di dismettere, cedendo, il sito produttivo di Flumeri in provincia di Avellino. Il Ministero è dunque impegnato per un’ auspicabile e positiva soluzione del problema, da un lato convocando incontri con le parti interessate, aziende ed organizzazioni sindacali, dall’altro offrendo il proprio contributo di mediazione”. Risponde così in aula di Montecitorio, il sottosegretario per lo Sviluppo Economico, Massimo Vari, all’interpellanza presentata dal deputato del gruppo Misto-Sud, Arturo Iannacone in merito alla chiusura dello stabilimento Irisbus di Flumeri in Irpinia. “Lo scorso dicembre – continua il sottosegretario Vari - rappresentanti del Ministero dello Sviluppo Economico hanno partecipato alle riunioni tenutesi presso il Ministero del Lavoro che si sono concluse con un accordo che contempli il ricorso alla cassa integrazioni guadagni straordinaria per cessazione di attività. Il suddetto accordo firmato il 14 dicembre scorso – precisa a ancora il sottosegretario - prevedeva tra l’altro la convocazione di un tavolo di confronto presso il Ministero dello Sviluppo Economico al fine di avviare la discussione sulla reindustrializzazione del sito. Detto confronto si è tenuto in data 16 gennaio 2012 e si è concluso con la stesura di un verbale sottoscritto dai rappresentanti del Ministero, da Confindustria, da Fiat Industrial e dalle organizzazioni sindacali. L’intesa – sottolinea Vari - ha previsto l’impegno di Fiat Industrial a favorire la continuità produttiva del sito in caso di manifestazione di interesse sia da parte di aziende di settori diversi sia dello stesso settore dell’automobile. A tal proposito l’azienda ha istituito una specifica task force per la valutazione delle offerte eventualmente pervenute ed il Ministero dello Sviluppo Economico da parte sua si è attivato per far conoscere le opportunità di investimento ad eventuali nuovi imprenditori. Allo stesso tempo la Fiat – sottolinea il sottosegretario alla Sviluppo Economico - dando seguito agli impegni che erano stati presi in tal senso, ha avviato il piano di ricollocazione dei dipendenti in altri siti del gruppo fermo il mantenimento da parte dell’Irisbus dei contatti con possibili imprenditori interessati”. Il sottosegretario si sofferma su alcuni ritardi che si sono verificati precisando “che l’attività di ricerca di nuovi soggetti è stata rallentata dal provvedimento di sequestro giudiziario del sito” sottolineando ancora una volta “che il Ministero dello Sviluppo Economico continuerà a seguire la vicenda e convocherà il tavolo di confronto nelle prossime settimane proprio nel desiderio di trovare una auspicabile positiva soluzione”. Il sottosegretario Vari affronta, sempre in aula, la richiesta fatta dall’interpellante sul ripristino delle risorse da attribuire alle regioni per il trasporto pubblico locale. “Detta problematica – precisa - è stata ripetutamente esaminata e dibattuta in sede di conferenza unificata Stato-Regioni al fine di pervenire ad una soluzione che limiti gli effetti delle criticità del settore conseguenti alla riduzione dei trasferimenti statali operati dalle ultime manovre finanziarie”. Il sottosegretario ricorda che “è stato emanato l’art.30 comma 3 del decreto legge n.201 del 2011 convertito con modificazioni nella legge 214 del 2011 con il quale è stato elevata a 1.200 milioni di euro, a decorrere dall’anno 2012, la disponibilità sul fondo di cui all’art.21 comma 3 del decreto legge n.98 del 2011” precisando, inoltre, che “con il decreto legge n.216 del 2011 convertito dalla legge n. 14 del 2012 è stata introdotta una modifica al già citato articolo 21 comma 3 del decreto legge n.98 con la quale si prevede un’intesa tra il Governo e la conferenza unificata Stato-Regioni per la definizione degli obiettivi di efficienza e di razionalizzazione del trasporto pubblico locale ed in particolare per la definizione delle misure da adottarsi nel primo trimestre dell’anno nonché dei criteri di riparto del fondo per il finanziamento del trasporto pubblico locale tra le regioni a statuto ordinario”. 

Commenta l'articolo

Copyright © Mediainvest srl - Tutti i diritti riservati - Web Agency: Progetti Creativi
La riproduzione di tutto o parte del contenuto di questo sito è punibile ai sensi delle leggi vigenti
Privacy Policy