"Il governo è stato costretto dalla Camera dei Deputati a ritirare l’indegno provvedimento con il quale regalava alle compagnie di assicurazioni il monopolio delle riparazione delle auto incidentate a scapito degli autocarrozzieri italiani, costretti a piegarsi ai ricatti delle compagnie o a chiudere le officine - così in una nota la confederazione Nazionale Agricoltori di Avellino -.
La mobilitazione dei carrozzieri, di cui la Cna è stata parte essenziale, la “campagna” di spiegazione di come il “ribasso” delle tariffe fosse solo un trucco di bassa lega per scaricare sui carrozzieri le inefficienze delle compagnie, ha isolato in parlamento la lobby delle assicurazioni e l’ha costretta alla ritirata.
Se al governo fossero state veramente a cuore le “tasche” degli italiani - continua il presidente Fierro - in genere e dei campani in particolare, avrebbe espresso il suo consenso alla approvazione di un semplice provvedimento per obbligare le compagnie ad applicare, qui come in Lombardia, la stessa tariffa per gli assicurati che non hanno denunziato incidenti.
Gli scandalosi costi delle tariffe assicurative per gli italiani dipendono punto o poco dai costi delle riparazioni. Se pesa un sistema di truffe diffuse, lo si smantelli! Se non avviene, è legittimo sospettare che si tratti di un alibi comodo per mantenere alte le tariffe e nascondere inefficienze strutturali.
La Cna resta vigile per evitare che la lobby torni alla carica", conclude la nota della Cna
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