La Irisbus finalmente rientra tra le vertenze nazionali elencate nell’agenda Monti. Insieme all’Ilva e l’Alcoa, secondo l’ex premier la rivitalizzazione della vocazione industriale italiana passa anche per la Valle Ufita. Mario Monti a tal proposito lancia uno strumento nuovo, un fondo per le ristrutturazioni industriali che faccia da catalizzatore per la partecipazione di capitali privati. “Occorre continuare a lavorare per la riduzione del costo dell’energia – scrive Monti –. Occorre completare la riforma della giustizia civile. Serve – aggiunge – lavorare sulla produttività totale dei fattori e sul costo del lavoro per diminuire quel divario con gli altri Paesi europei che crea uno squilibrio di competitività. Bisogna quindi continuare sulla strada del decentramento della contrattazione salariale lungo il solco dell’accordo tra le parti sociali dell’ottobre scorso”. Apprezzamenti vengono espressi da Mario Melchionna, segretario generale della Cisl irpina. “Quanto sostenuto da Monti conferma che le trattative sono effettivamente in corso e che ci sia una buona prospettiva di risoluzione – dichiara il segretario – . Il ministro aveva anticipato che avrebbe convocato il tavolo non appena fosse entrato in possesso di elementi chiari sull’acquisizione, avvertendo che si sarebbe potuto andare anche oltre le festività. Chiediamo – rilancia Melchionna – che non cali assolutamente l’attenzione sulla vertenza e che il ministero comunichi al più presto l’avvenuto accordo con l’imprenditore ritenuto attendibile ed affidabile per garantire un futuro certo alla Irisbus e ai lavoratori”. Cresce dunque l’attesa per la convocazione del tavolo ministeriale, nel frattempo dall’Ugl, il segretario provinciale Antonio Oliviero, sollecita la politica affinché si emettano delle ordinanza per bloccare il transito nei comuni degli autobus più vecchi ed inquinanti, ma si incalza anche la regione Campania per far approvare il piano nazionale dei trasporti.
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