La proposta italiana cui si riferiva De Mita potrebbe essere stata fatta dall’ex amministratore Fiat Paolo Monferino. Lo riferisce oggi il Corriere dell’Irpinia. Usiamo ancora il condizionale, poiché al momento si tratta delle indiscrezioni, nessuno conferma, né smentiscono però. Si presume che su questa ipotesi ci sia molta cautela, ma come disse De Mita: si tratta della proposta più seria. Monferino dal 1996 al 2000 è stato Executive Vice President del Gruppo Fiat, con la responsabilità̀ gestionale delle società̀ del Gruppo operanti nella componentistica e nelle attività industriali diversificate, come la Magneti Marelli, dopo cinque anni successivi trascorsi a Chicago nella Case New Holland, nel 2005 è̀ rientrato in Italia ed è stato alla guida in qualità di Amministratore Delegato dell’Iveco Spa. Oggi fa l’assessore regionale in Piemonte con la giunta Cota. Ma sembrerebbe che possa tornare ad interessarsi del settore auto motive proprio all’Irisbus di Valle Ufita. Stando alle parole del leader dell’Udc, Ciriaco De Mita, in Provincia, questa proposta sarebbe indirizzata alla diversificazione della produzione, una condizione posta è che la vendita degli autobus sia fatta dalla rete commerciale del Lingotto e che per le commesse vinte in Italia i mezzi siano realizzati in valle Ufita. Al momento è un semplice nome che è emerso dalle maglie dei contatti politici, ma è anche una speranza per i lavoratori. Tra l’altro l’amministratore piemontese è stato anche l’autore dell’ultimo progetto di ammodernamento dello stabilimento ufitano. Ma c’è da comprendere anche se si tratterebbe di una acquisizione di ramo d’azione o di una gestione. Insomma, è ancora tutto avvolto nella nebbia.
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