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Economia

L'Italia (e l'Irpinia) si ferma: il calendario degli scioperi

Taxi,benzinai,avvocati e farmacisti: tutti in sciopero

tir

Il blocco dei Tir e lo sciopero dei taxi hanno dato l'avvio alle proteste contro il decreto con le liberalizzazioni. Ma ad essere sul piede di guerra sono molte categorie dai farmacisti ai ferrovieri, dagli avvocati ai benzinai.
TAXI, LO SCIOPERO: Lo sciopero dei tassistsi ha coinvolto quasi tutte le città italiane con il blocco del servizio. Ma la protesta è destinata a proseguire con il pressing sui partiti e incontri con i capogruppo dei Camera e Senato. L'azione potrebbe proseguire anche sul fronte legale con un ricorso per verificare la costituzionalità dell'authority dei trasporti, come preammunciato dal presidente di Uritaxi, Loreno Bittarelli.
TIR, BLOCCO FINO A 27 GENNAIO: La protesta degli autotrasportatori ha bloccato l'Italia. Ma proseguirà ancora per altri quattro giorni, fino a venerdì 27 gennaio. I Gli autotrasportatori di TrasportoUnito si fermano perché giudicano insufficienti le misure per trimestralizzare il recupero di una parte delle accise sui carburanti. Ma l'autorità di garanzia sugli scioperi, Roberto Alesse ha dichiarato "inaccettabili" i blocchi e potrebbe decidere di applicare sanzioni.
FERROVIE E SINDACATI DI BASE,STOP VENERDI': Lo sciopero di 24 ore (dalle 21 del 26 gennaio) è stato proclamato dall'Orsa per protestare contro quello che viene considerato "un attacco al lavoro", ovvero la cancellazione dell'obbligo di applicare il contratto nazionale di settore. I sindacati di base protestano invece contro la manovra 'salva-Italia' "che riduce il potere d'acquisto dei salari attraverso l'aumento dell'Iva, dell'Irpef locale, dei ticket sanitari, delle accise sulla benzina", contro l'adozione dell'Ici sulla prima casa e contro la riforma delle pensioni.
FARMACIE,SERRATA 1 FEBBRAIO: Nonostante il passo indietro del governo sui farmaci di fascia C, Federfarma ha annunciato la chiusura dei punti vendita "se il Parlamento non modificherà il testo del decreto". La Federazione è favorevole a nuove aperture pari ad un massimo del 10% del totale delle farmacie esistenti e rifiuta la prospettiva di un aumento dell'attuale numero fino a un massimo di 7.000 esercizi in più.
BENZINAI - 10 GIORNI DA DEFINIRE: Il fronte dei gestori è spaccato. La Figisc Confcommercio è stata la prima a minacciare 7 giorni di serrata, ma è pronta a revocarli, mentre Faib e Fegica hanno per il momento confermato i loro 10 giorni di agitazione (da effettuare in pacchetti di tre giorni consecutivi al massimo), in attesa di vedere il testo definitivo del decreto. In questo caso però la Fegica non lamenta un eccesso di liberalizzazioni, ma una carenza, perché il decreto sarebbe troppo "rispettoso" delle esigenze dei petrolieri. Il problema di fondo è quello dell'esclusiva e di come verrà modificata.
23-24 FEBBRAIO - AVVOCATI: I legali hanno proclamato sette giorni di sciopero, i primi due il 23 e il 24 febbraio, gli altri a marzo a cavallo del loro congresso straordinario, convocato per il 9 e il 10 marzo. Pronti anche sit-in davanti al Parlamento e a Palazzo Chigi.   (fonte:Ansa.it)

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