Al Ministero dello sviluppo si riaffronta la vertenza Irisbus. Il tavolo ministeriale è stato fissato per giovedì 1 agosto, e di colpo si riaccende la speranza. C’è chi non ha mai smesso di credere che quello stabilimento dell’area industriale di Flumeri possa produrre nuovamente. Sicuramente non è più il momento delle facili illusioni, gli operai sono consapevoli che la partita è dura da giocare. Ciò nonostante le dichiarazioni prima dell’attuale Presidente del Consiglio Letta a Flumeri durante la campagna elettorale dello scorso febbraio, e poi le parole del ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato a margine della manifestazione organizzata dalla Fiom Cgil di Avellino nelle scorse settimane, lasciano presupporre che gli interlocutori istituzionali questa volta siano ben disposti. Nel dicastero di via Veneto si dovrà per l’appunto discutere della reindustrializzazione del sito irpino, del piano trasporti nazionale, ma non si esclude che il confronto potrebbe portare sostanzialmente al prolungamento degli ammortizzatori sociali. Si potrebbe prender tempo per approdare ad una soluzione occupazionale. A conti fatti, sono circa trecento le persone che dovrebbero essere ricollocate. La restante parte è stata inglobata nel decreto esodati dell’ex Governo Monti, mentre si è dato il via a qualche trasferimento. Pertanto, dopo domani al ministero i sindacati proporranno di allungare la cassa integrazione straordinaria per chiusura attività. Nel frattempo dalla valle Ufita ben informati riferiscono che le linee oramai sono state smontate, dovrebbero essere portate nei siti industriali del Sud Africa. Integro il reparto robotico e la cataforesi che continua ad essere accesa.
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