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Economia

Oltre ai social: streaming e gaming dominano le abitudini online degli italiani

Se è vero che la nostra vita è ormai sempre di più legata alla rete, la domanda da porsi è lecita: ma cosa fanno gli italiani quando sono online? La prima risposta che viene in mente è anche la più ovvia: stanno sui social network. Un’abitudine reale, dal momento che il 73% dei nostri concittadini usa applicazioni di instant messaging, eppure non basta questa per descrivere le abitudini del nostro paese online.

A dirlo sono i numeri del Digital Consumer Trends Survey 2022, redatto da Deloitte in seguito a una ricerca che ha coinvolto 2 mila intervistati, di età compresa tra i 18 e i 75 anni. L’attività preferita, stando a quanto emerge, è quella dello streaming, vero e proprio fenomeno degli ultimi anni. Se nel 2018 era infatti il 40% degli italiani a essere iscritto a piattaforme di streaming, oggi è oltre il 70%. Cinema, serie tv, ma anche sport e tanto altro.

L’altro grande segmento della vita online degli italiani è quello relativo al gaming. Sale il consumo di videogiochi e di giochi online, dal momento che il 50% degli intervistati dichiara di giocare regolarmente. Non solo videogame, però, ma anche tante slot machine online. Sono quasi 3 milioni gli utenti registrati sulle piattaforme di casinò online, attirati soprattutto ad un vasto repertorio di slot machine online e di temi. Tra le slot più cercate e favorite dal pubblico, come conferma il sito Giochidislots, ci sono quelle dedicate all’Antico Egitto, al mondo dei Faraoni e delle Piramidi, e la più famosa, senza ombra di dubbio, è quella di “Book of Ra”, vero e proprio titolo cult per gli appassionati.

La nostra vita online si fa sempre più digitale, ma alcuni aspetti come la Realtà Virtuale stentano ancora a trovare spazio in Italia. Nel report, infatti, si evidenzia che solo l'8% degli italiani possiede visori di AR, preva-lentemente diffusi tra gli uomini e, in particolare, nella fascia d'età compresa tra i 18 e i 34 anni. Anche il metaverso suscita scarso interesse, con solamente il 6% delle persone che ne è a conoscenza e che si infor-ma regolarmente su questo argomento. Le percentuali sono ancora più basse per quanto riguarda NFT, criptovalute e monete digitali: solo il 4% dichiara di possederne, mentre la metà degli italiani ritiene impro-babile procedere all'acquisto in futuro.

Tuttavia, questi numeri potrebbero cambiare rapidamente, poiché le abitudini e le tendenze tecnologiche sono in continua evoluzione. Non appena ci saranno sviluppi significativi in questi ambiti, è probabile che le nostre abitudini online si adeguino, aprendo nuove opportunità e orizzonti nel mondo digitale.

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