L’Irpinia è tra le aree ad alto rischio di evasione fiscale.  Qui, secondo l’indagine del centro Studi sintesi per il Sole 24 ore, il tasso di infedeltà fiscale tocca il 33%. La Provincia di Avellino, pur avendo fatto passi avanti rispetto al 2010, resta nella black list, piazzandosi al 18° posto nella classifica nazionale. Il rischio di evasione misura il divario tra il reddito disponibile e il benessere effettivo delle famiglie, tra i guadagni e lo stile di vita, tenendo conto dei consumi alimentari, di energia elettrica e di carburanti, del possesso di auto, della variazione dei depositi bancari e del possesso di abitazioni di pregio. Si va insomma alla ricerca di contribuenti “sospetti”, invisibili agli occhi dell’Erario perché ufficialmente non lavorano. In Provincia di Avellino i contribuenti effettivi sono più di 165 mila; 247 mila quelli potenziali; più di 81 mila i contribuenti che mancano dunque all’appello. Male anche le province di Napoli e di Benevento con un tasso di infedeltà pari al 34%.  Nelle regioni settentrionali la fedeltà resta maggiore: l' Emilia Romagna viene incoronata regione più virtuosa del Paese. La media nazionale è pari a 100, punteggi bassi e quindi basse posizioni di classifica indicano che i redditi sono inferiori al tenore di vita e quindi denotano un potenziale rischio di evasione. La classifica del Sole 24 ore arriva nel giorno in cui il fisco fa scattare il redditometro. Si parte dal controllo dei redditi 2009, dichiarati nel 2010. Nel caso in cui la differenza tra spesa e reddito, è superiore al 20 scatta l'accertamento.