“Il cambio al vertice della Zes unica del Mezzogiorno e il raddoppio della dotazione finanziaria da destinare alle imprese potrà dare una concreta spinta in avanti alla promozione dello strumento e alla crescita economica dei territori”. Così Gennaro Scognamiglio, presidente dell'Unci Campania e numero uno dell'Unci AgroAlimentare nazionale.“La nomina di Giosi Romano – prosegue il rappresentante dell'associazione del mondo cooperativistico –, quale coordinatore della zona economica speciale, è un fatto positivo, che in tempi ragionevoli potrà dare i suoi frutti. L'esperienza maturata sul campo in veste di presidente del Consorzio per l’Area di sviluppo industriale della provincia di Napoli e di presidente della Cise, la Confederazione Italiana per lo Sviluppo economico, il lavoro svolto come commissario della Zes Campania, le competenze professionali e la conoscenza delle realtà amministrative di Romano sono sicuramente un bagaglio utile e importante per affrontare la sfida che ci troviamo davanti, affinchè la Zes unica decolli e produca risultati concreti, attivando un processo di sviluppo, con consistenti ricadute occupazionali, nelle regioni meridionali. Su questo fronte, bisogna dare atto al presidente della giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca, di essersi mosso nella direzione giusta, creando le condizioni per un percorso proficuo nelle cinque province campane.Un ragionamento che adesso andrà esteso a tutto il Mezzogiorno. L'attuazione del Piano strategico della Zes unica, recentemente approvato, richiede una conoscenza delle dinamiche produttive e delle esigenze delle attività che decidono di investire, senza eccessivi appesantimenti burocratici. A questo proposito, non possiamo che esprimere soddisfazione per l'incremento delle risorse disponibili per le agevolazioni destinate alle imprese, in termini di credito di imposta, passate da 1,6 miliardi ad oltre 3,2 miliardi di euro, deciso dal ministro per gli Affari europei, la coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, che è prontamente corso ai ripari, dopo aver constatato l'insufficienza dei fondi, rispetto alle numerose richieste giunte dagli operatori, che così potranno essere accolte”.“Da parte nostra – conclude Scognamiglio – auspichiamo un perfezionamento e un rafforzamento dell'impianto della Zes, puntando ad esempio sulla semplificazione delle procedure dell'accesso al credito e una messa a sistema del credito di imposta, come leva per gli investimenti privati”.
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