Vendemmia di ottima qualità e numeri da record in Campania per il 2013. La Coldiretti esulta perché rispetto allo scorso anno è stato registrato un aumento del 15%. Crescono di pari passo anche le esportazioni del vino Made in Campania, a riprova del fatto che il settore resta uno dei punti di forza della regione. Sono oltre 23mila gli ettari di vigne nella nostra regione. Nella divisione provinciale l’area più vasta è rappresentata dalla provincia di Benevento, seguita da Avellino Salerno, Caserta e Napoli. Sul fronte qualità, sono 4 i vini a Denominazione di origine controllata e garantita, 15 a Denominazione di origine controllata e 10 a Indicazione geografica tipica. “Nelle terre campane - dicono i vertici di Coldiretti - si intrecciano gusto, paesaggio e storia.” L’Irpinia è sicuramente una delle più importanti aree di insediamento di coltivazione, di studio, di diffusione della vite e del vino nel mondo. Il suo territorio è ricco di testimonianze, di reperti, che evidenziano l'eccellente qualità dei vini prodotti, autentici, di grande tradizione storica e non omologati dall’industria. E l'export resta un settore su cui poter contare. “Oltre la metà del fatturato estero, spiegano da Coldiretti, viene realizzato nell'Unione Europea dove le esportazioni di vino crescono del 10%, così come avviene negli Stati Uniti. La Germania si conferma il primo mercato ma l'export va a gonfie vele anche in Francia e Gran Bretagna. Un vero e proprio boom si registra in Russia dove gli acquisti di vino sono cresciuti del 32%. Crescita record anche in Australia. Positivo anche il dato sui mercati asiatici con un aumento particolare in Cina.” Tutti numeri col segno più insomma, che confermano l’antica validità del binomio vino-campania e la propensione naturale del territorio a produrre una bevanda preziosa. La Campania gioca poi una carta che poche regioni hanno a disposizione: la vastità di eccellenze del settore agroalimentare.
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