Ci potrebbe essere domani una svolta fondamentale per il destino dell’Alta Capacità Napoli – Bari. Il giorno in cui scade il termine ufficiale per ritoccare il decreto Sblocca Italia che attribuisce all’amministratore delegato di rete Ferroviarie italiane, Michele Elia, la possibilità di modificare il tracciato dell’opera con riferimento alla dorsale appenninica Apice Orsara. Ad approvare l’emendamento in Parlamento dovrebbe essere il governo Renzi, lo stesso che ha dato il via libera al contestato comma 1 dell’articolo 1 del decreto il quale attribuisce poteri commissariali all’amministratore Elia. I parlamentari irpini di maggioranza nel frattempo hanno investito della questione il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi. Ma un ruolo fondamentale nella vicenda ce l’ha anche il sottosegretario alle Infrastrutture Umberto Del Basso de Caro che ha già preso impegno con l’Irpinia per non far cancellare la Stazione in Valle Ufita. Solo lunedì scorso ad Avellino c’è stato un incontro in provincia promosso dai segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil per fare il pressing sui deputati irpini ad emendare. Ed intanto il presidente dell’Autorità anticorruzione, Raffaele Cantone, presente ad un incontro alla ottava Commissione della Camera, ha lanciato critiche al ruolo dell'amministratore di Ferrovie dello Stato come commissario delle grandi opere nel Mezzogiorno. Il magistrato ha riferito che all’amministratore delegato delle Ferrovie si sta dando il potere di rielaborare progetti già elaborati. Si fa fatica a capire la norma nel suo senso più profondo perché non serviva una norma di legge per questo”. E poi per il presidente dell’Autorità anticorruzione «la norma necessita di contrappesi perché è problematico lasciare la scelta di valutazioni come l’impatto ambientale a Michele Elia. Questo anche perché una volta aperti i cantieri, essendoci un significativo movimento terra, c’è un alto rischio di infiltrazioni mafiose“.
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