È stata un’assemblea fiume quella tenuta ieri sera all’Alto Calore Servizi che si è conclusa con l’elezione del nuovo presidente Lello De Stefano, l’approvazione del bilancio 2012 e la modifica dello statuto che riduce a tre i componenti del cda. Ma la riunione durata sei ore è stata segnata da forti contrapposizioni per il ribaltone che si è consumato. All’apertura dei lavori c’era stata la volontà da parte del centrodestra Pdl e Udc di rinviare la seduta. Ma Pd e Scelta Civica hanno fatto muro contro muro per proseguire. Il fronte del Pd si è compattato, con il 44 per cento circa dei sindaci, malgrado il voto favorevole del delegato del commissario alla provincia Andrea Ciccone che non ha permesso il rinvio. Il centrodestra di fronte a questa situazione e nel pieno delle polemiche si è cominciato a sgretolare lasciando solo il presidente uscente Franco D’Ercole. Da qui è partito il colpo di mano del centrosinistra che è riuscito a modificare radicalmente la geografia politica della società. Pd e Scelta civica però hanno dovuto votare un bilancio che è stato osteggiato per molto tempo. Il primo sindaco ad invitare i colleghi a dare voto favorevole al documento finanziario è stato proprio il primo cittadino di Avellino Paolo Foti che ha considerato tale atto una scelta di responsabilità, sebbene consapevole delle condizioni economiche in cui versa l’ente. Dal Pdl il vice coordinatore Cusano fa sapere che erano favorevoli alle larghe intese perché i problemi non si risolvono da soli. Ma così non è stato: il bilancio è stato approvato con il voto di Pd e Scelta Civica consumando un colpo di scena. Lello De Stefano è stato eletto presidente.
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