In una durissima nota i sindacati uniti attaccano il presidente dell'Alto Calore Servizi Lello De Stefano che guida la società di corso Europa grazie ad una alleanza tra Pd e scelta civica. Di seguito la nota integrale:

''Questa RSU, fin dai giorni successivi alla elezione del nuovo Amministratore Delegato, ha richiesto atti e documenti necessari per capire lo sviluppo di diverse attività fondamentali per lo sviluppo aziendale, quali:

• Piano di ristrutturazione dei servizi;

• Piano di rientro del debito;

• Piano di rilancio dell’attività industriale;

a ben 5 mesi, oggi, constatiamo che nulla è stato fatto !

Viceversa, si continua con “pratiche” che vanno nel verso opposto alla necessità economica e funzionale della società; registriamo il ripresentarsi di consulenze legali, convenzioni con personale esterno, utilizzo disinvolto dei mezzi aziendali, partecipazioni ad eventi vari, ed altre attività che certamente portano spese e non ricavi. Abbiamo dato disponibilità alla risoluzione dei problemi e ci viene detto che “con la RSU l’amministratore delegato non parlerà più”.

Nella nota 9403 del 27/06/2013, veniva richiesta da questa RSU una verifica degli elementi finanziari della società, oggi, alla luce degli ultimi accadimenti riteniamo che sia ancora più urgente, abbiamo ricevuto parte della documentazione riguardante l’evoluzione dei costi del personale, e registriamo che pratiche clientelari della trascorsa amministrazione, stanno dispiegando in perfetta continuità ancora oggi i loro effetti.  

Questa RSU non si è mai lasciata strumentalizzare politicamente; l’attività svolta è solo per la tutela dei diritti dei lavoratori, nell’interesse del futuro della Società e per offrire al cliente-utente un servizio sempre più efficiente, efficace ed economico.

BASTA !!!!

L’amministratore delegato, già nel controllo analogo di ACS, presidente dell’ATO, e per sua diretta dichiarazione “conoscitore dei problemi Alto Calore”, deve sedersi di fronte alla RSU e cercare, insieme alla medesima la soluzione dei problemi; non si sogni scorciatoie o scavalcamenti; entro sette giorni chiediamo un incontro costruttivo e non le solite chiacchiere, se è in grado di gestire la nostra società lo deve dimostrare innanzitutto ai lavoratori attraverso i loro rappresentanti che sono le RSU, non può pensare di adottare misure contro il personale per gestire una crisi di cui è compartecipe; sappia che

LA PRIMA TESTA A SALTARE SARA’ LA SUA

Chiediamo ai Sindaci soci di conoscere e valutare attentamente lo stato dell’Azienda, il salvifico amministratore delegato ha fallito! Passiamo oltre, non si sognino di affidare un risanamento a chi ha messo il sigillo definitivo sulla pratica fallimentare, se dovessimo arrivare a non garantire il perfetto servizio ai cittadini, chiederemo al Prefetto di intervenire''.