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Alto Calore, Pd all'attacco: dimissioni e governo di salute pubblica

Pd

I sindaci del PD, riuniti presso la sede del coordinamento provinciale del partito, in vista dell’assemblea Alto Calore Servizi spa, prevista per domani pomeriggio, hanno esaminato ed approfondito il bilancio dell’esercizio 2011.
I sindaci hanno rilevato che ''tutti i principali indicatori operativi e gestionali dell’azienda si presentano in perdita secca. Ciò vuol dire che l’azione dell’attuale CdA lascia a desiderare sul piano amministrativo e mostra un’evidente incapacità a migliorare i conti economici dell’azienda. In particolare è emerso che, nell’ambito del debito storico superiore ai settanta milioni, sono aumentati nettamente i debiti verso fornitori che passano dai 24 Milioni di euro del 2009 ai 32 milioni attuali. Il risultato gestionale è chiaramente negativo per circa 3 milioni di euro tra costi e ricavi e viene compensato, ancora una volta e come per lo scorso anno, con partite straordinarie ed incerte che ipotecano ancor più l’esposizione finanziaria dell’azienda per gli anni a venire. Peraltro nell’attuale documento finanziario, alla già precaria situazione debitoria, si somma l’ulteriore aumento dei debiti verso tutti i comuni che ormai raggiunge i 10 milioni di euro, mentre il comune di Montemiletto, il cui sindaco ha responsabilità gestionali in entrambe le società dell’Alto Calore, esce dalla società e riscuote con immediatezza la propria quota continuando ad amministrare le due aziende.
I sindaci azionisti, invece in questi 2 anni, non sono mai stati coinvolti nella gestione e negli indirizzi delle due società, chiamati a votare a scatola chiusa solo e soltanto nelle 2 occasioni del Bilancio. A ciò si aggiunge che la Commissione di Controllo Analogo ha formulato numerosi rilievi senza esprimere il proprio parere, come da statuto, in rappresentanza dei comuni soci. Per evitare irreparabili e definitivi danni all’ACS è necessaria una chiara e netta inversione di tendenza nella gestione aziendale pianificando azioni straordinarie che richiedono competenze e professionalità a tutela dell’azienda stessa, dei lavoratori, dei comuni soci e dei cittadini. A tal fine per i sindaci PD appaiono necessarie le opportune misure a correzione del bilancio, le immediate dimissioni del CdA e l’individuazione di un governo di emergenza con la piena partecipazione dei sindaci soci''.

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