Cento idee per cambiare la città di Avellino. L’avvocato Leonida Gabrieli, già consigliere comunale del Pd, lancia la sua proposta per le prossime elezioni amministrative. Gremita la sala del Viva hotel. Tra i suoi sostenitori in platea si notano ex assessori e componenti della maggioranza che fu di Galasso, ma anche dirigenti di via Tagliamento come Rosanna Repole, Donato Pennetta e Vanni Chieffo.
Manca, però, lo stato maggiore del partito.
Gabrieli annuncia di essere pronto a partecipare a primarie che ritiene indispensabili. Nel caso in cui la consultazione non dovesse essere celebrata, l’avvocato si limita a dire ‘’vedremo’’ lasciando immaginare una possibile corsa anche senza il Pd.
Tra le cento idee spiccano quelle sul lavoro da creare attraverso la riorganizzazione dei servizi in città, il rilancio delle tante strutture abbandonate, lo stop alle grandi opere.
In passato, però, Gabrieli non è stato esente da accuse di incompatibilità politica. Il fratello, Amedeo, infatti, guida l’Avellino città servizi, la principale municipalizzata del comune. Già quando era consigliere una parte del Pd gli rimproverava di essere in conflitto d’interessi. Indiscrezioni raccontano che nel caso in cui Leonida dovesse diventare sindaco, il fratello lascerebbe l’incarico.