Applausi e cori da stadio. La folla della Stazione Marittima di Napoli accoglie Nicola Cosentino come fosse un Re. L’evento, organizzato dai consiglieri regionali che hanno criticato Caldoro e la nuova gestione del partito in Campania, segna il ritorno sulla scena politica dell’ex sottosegretario del governo Berlusconi, oggi libero, ma con un processo ancora in corso per i presunti rapporti con il clan dei Casalesi. ‘’La politica è la mia vita’’, dice Cosentino, ‘’Berlusconi per me è come un padre’’, ‘’non sono in cerca di incarichi o candidature, il mio unico piano per il futuro è evitare il carcere’’. Cosentino sottolinea anche che non c’è nessuna scissione all’orizzonte, ma solo la necessità di cambiare il partito in Campania. Nel mirino c’è Stefano Caldoro accusato di immobilismo nel governo della Regione. A Napoli folta anche la presenza degli irpini. Ovviamente ci sono i consiglieri Sergio Nappi e Antonia Ruggiero, che hanno aderito al gruppo Forza Campania. E a sorpresa s’intravede anche il sindaco di Grottaminarda Giovanni Ianniciello.
I ribelli contestano a Caldoro i troppi tecnici in giunta e a Berlusconi di aver affidato il partito a Domenico De Siano anziché puntare su chi è radicato sul territorio. ‘’ Diciamo basta ai soprusi, siamo stanchi dei padroni nel partito- afferma Sergio Nappi-. Pensano di tenerci relegati in un angolo. Noi siamo stati eletti dal popolo, ci abbiamo messo la faccia e puntualmente veniamo sminuiti"
Dietro lo scontro che spacca Forza Italia ci sono le prossime regionali. I dissidenti sono convinti che se si continua così il partito di Berlusconi nelle urne conquisterà solo una sonora sconfitta.
La replica dei Caldoriani è secca: chi decide di fare politica fuori dal partito finisce soltanto per danneggiarlo’’, commenta il neo coordinatore regionale De Siano, ricordando come solo qualche giorno fa il Cavaliere aveva bocciato l’iniziativa dei dissidenti invitandoli a sciogliere il prima possibile il gruppo di Forza Campania in consiglio regionale.
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