“La nostra Costituzione, la più bella del mondo al di là dei tentativi balordi di stravolgerla sventati dal Movimento 5 Stelle, all’articolo 32 recita che la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Per questo è inaccettabile la sospensione dei servizi di Assistenza domiciliare integrata (ADI) e di Assistenza domiciliare oncologica (ADO) in provincia di Avellino, disposta con direttiva del 22 novembre 2013 dal direttore generale dell'Azienda sanitaria locale Avellino, Sergio Florio” – così il deputato cittadino Carlo Sibilia, che fa sapere di avere presentato circa 10 giorni fa una interrogazione a risposta in Commissione al Ministro della Salute. Con l’atto di sindacato ispettivo il portavoce del Movimento 5 Stelle chiede di “procedere in tempi celeri ad una verifica del rispetto, da parte dell'Asl Avellino, dell'articolo 32 della Costituzione, che sancisce il diritto alla salute, e dei LEA previsti dalla normativa vigente in materia e, in caso di violazione, adottare per quanto di competenza ogni iniziativa utile. Da due settimane purtroppo – dichiara Sibilia – l’attività parlamentare è bloccata dal teatrino targato Partito democratico, che nel chiuso della sua sede ha sfiduciato Letta, dopo averlo salutato come salvatore della patria pochi mesi fa, ed ora un altro premier in pectore, non eletto dal popolo italiano, è alle prese con la quadra del cerchio dovendo soddisfare, per ottenere la fiducia alle Camere, le richieste provenienti dagli stessi partiti che componevano in maniera trasversale la precedente maggioranza. Roba da psichiatria politica mentre i cittadini sono sempre più abbandonati a se stessi anche nei più elementari e sacrosanti diritti. E’ inaccettabile che lo sforamento del budget assegnato dall'Asl Avellino ai servizi di ADI e ADO comporti la dismissione dalle cure a domicilio di I e II livello per circa 900 malati su un totale di quasi 1600, tra cui anche quelli affetti da patologie degenerative croniche. Gli assistiti a domicilio, nella maggioranza dei casi anziani e in condizioni psico-fisiche critiche, si sono visti costretti a ricorrere alle cure delle strutture ospedaliere con evidenti disagi ed insopportabili patimenti aggiuntivi, anche in considerazione del fatto che il territorio irpino, vasto e montuoso, è mal collegato dai mezzi del trasporto pubblico. Bene hanno fatto, quindi, le famiglie ad interessare la giustizia amministrativa. A tutto ciò si aggiunga anche la situazione di centinaia di operatori del settore socio-sanitario che si sono visti privare di un’attività lavorativa di assistenza, essenziale per i malati e di supporto per i parenti. Sappiamo bene come è stata gestita politicamente la sanità in Campania e in provincia di Avellino, ma bisogna dire ‘basta’ e ristabilire criteri di trasparenza, equità e solidarietà. Per questo il Movimento 5 Stelle metterà in campo ogni azione utile a garantire il benessere dei cittadini, soprattutto di quelli più deboli”.
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