Quello della città di Avellino è stato un voto dal duplice significato. Le politiche per eleggere il Palamento, ma con lo sguardo rivolto alle imminenti amministrative. Il Pd si conferma primo partito con il 27,5%. Dato significativo se si pensa a tutta la vicenda che ha visto protagonista il sindaco dimissionario Galasso oggi approdato nella lista civica di Monti.Lista che alla Camera sfiora l’11% e al senato arriva al 13%.

Il Pdl conferma il suo poco radicamento nel capoluogo, dove si attesta intorno al 17%. Non va moto bene, nonostante le numerose adesioni degli ultimi tempi, neanche per l’Udc, che si ferma al 6,65. 6

6% superato anche da Sinistra Ecologia e Libertà, che porta a casa un buon risultato da spendere alle amministrative. Rivoluzione Civile di Ingroia si ferma di poco sotto il 3%. Poi c’è il partito delle schede non valide, tra bianche e nulle sono circa 1200 pari al 3,27%.

Ma come nel resto del paese la vera sorpresa è quella del movimento cinque stella che sale sul podio e con il 18,82% è il secondo partito della città. A questo punto i grillini saranno certamente protagonisti della campagna per la conquista di Palazzo di Città. Interessante vedere anche quanto successo nell’hinterland Avellinese. Atripalda festeggia l’elezione della Democratica Valentina Paris. Nella città del sabato il Pd sfiora il 27%, seguono Pdl, Grillo e Lista Monti che nonostante l’adesione del sindaco Spagnuolo, si ferma all’11 e 77%. Ha un suo rappresentante in parlamento anche Montefalcione, il montiano D’Agostino. E qui scelta civica, infatti, è primo partito con il 28,12%. Successo anche per l’Udc che arriva al 20%. Sconfitta per il Pd dell’illustre Mancino che si ferma al 15% ed è il quarto partito dopo Grillo.