“Le Camere hanno l’obbligo legale di sospendere le erogazioni di fondi alla Lega, oggi abbiamo inviato una nuova diffida ai Presidenti per chiedere questa volta il blocco totale dell’erogazione dei fondi pubblici ai partiti politici. La legge n. 157 del 1999 sul finanziamento ai partiti impone all’articolo 1 comma 8 ai Presidenti delle Camere di sospendere le erogazioni in corso anche per mere incompletezze formali. Se ad accertamenti effettuati l’abusiva destinazione del finanziamento verrà confermata, dovranno poi revocare i decreti di erogazione già effettuati e intimare la restituzione di tutto il denaro percepito, come del resto deve avvenire riguardo alla Margherita (per cui MDC ha formulato apposita diffida), essendo lì già accertato l’uso per fini privatistici di oltre 20 milioni di euro. Non c’è meritocrazia in questa distribuzione di denaro, ma solo sperpero”. Questa la presa di posizione del Movimento Difesa del Cittadino (MDC) alla notizia dell’accusa rivolta al tesoriere della Lega Belsito, accusato di truffa sui rimborsi elettorali, oltre che al partito, per falsa rendicontazione negli anni 2010-2011. “Si tratta di regole che si applicano ad ogni soggetto dell’ordinamento che riceva pubblici finanziamenti – evidenzia l’avvocato Pellegrino. Si tratta infatti di necessaria autotutela dello Stato della sua funzione e delle sue risorse. Per questo anche la legge su finanziamento ai partiti, per porosa che sia, impone l’immediato intervento dei Presidenti delle Camere che siamo sicuri non potranno rimanere inerti. Basterebbe domandarsi se la Margherita o la Lega avessero detto prima che intendevano usare i finanziamenti per arricchimenti personali, i Presidenti li avrebbero erogati? Sicuramente no. Ed allora si comprende perché oggi la legge impone loro un necessario intervento in autotutela”.
“Siamo di fronte a truffe che costano miliardi alle Casse dello Stato, - continua l’Associazione - ieri è stato il turno di Lusi, oggi di Belsito, ma domani? È necessario dare nuovo equilibrio all’erogazione dei fondi, al momento manca un controllo che possa assicurare la corretta gestione di denaro, fino ad allora chiediamo un freno a quest’ondata di evasioni fiscali”.
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