Il consigliere provinciale Antonio Volpe ha presentato un’interrogazione al Presidente della Provincia, Cosimo Sibilia, e all’assessore all’ambiente, Domenico Gambacorta, tesa a conoscere le ragioni che hanno portato la società Irpinambiente ad assumere 56 unità di personale nonostante il management abbia più volte lamentato di avere un organico in esubero. Volpe, inoltre, chiede lumi sulle modalità che hanno portato la società di raccolta irpina ad individuare l’agenzia di lavoro interinale alla quale è stato dato mandato di proceduto alla selezione dei 56 lavoratori, sulla base di quali criteri l’agenzia li ha scelti, e per ognuno di loro a quando risale la data di iscrizione presso la agenzia stessa. “Nei giorni scorsi – spiega Volpe - la società Irpinambiente ha ufficialmente paventato la sospensione del servizio di raccolta adducendo come motivazione la mancata riscossione di alcune decine di milioni di euro vantati nei confronti di comuni morosi. L’assunzione di 56 unità di personale – prosegue - stride fortemente con le difficoltà finanziarie dalla stessa società lamentate ed è paradossale se si considera che gli amministratori hanno sempre imputato l’alto costo del servizio di raccolta al numero eccessivamente elevato di personale che Irpiniambiente è stata costretta ad assorbire all’atto della sua costituzione”. Il consigliere provinciale sostiene, inoltre, che sia “irragionevole ignorare le condizioni di difficoltà nelle quali versano le amministrazioni comunali determinate dai continui tagli operati dal Governo centrale e dagli obblighi di legge che individuano la totale imputazione dei costi dello smaltimento a carico dei cittadini". “La grave carenza occupazionale- sottolinea Volpe - costringe molte famiglie a non pagare bollette salate e i comuni, in virtù delle disposizioni di legge che attribuiscono ad essi le competenze di riscossione, sono costretti ad emettere un ruolo per l’intero costo. Tutto ciò pone in seria difficoltà le amministrazioni comunali che non possono percorrere alcuna strada alternativa per versare le quote di competenza”. “Ora – chiude il consigliere provinciale – dal Presidente della Provincia e dall’assessore all’Ambiente mi aspetto risposte precise ai quesiti posti”.
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