Si scaldano i motori ad Avellino in vista delle amministrative 2013. Di mesi ne mancano ancora molti, ma gli aspiranti primi cittadini già stanno studiando le mosse di una campagna elettorale che si annuncia lunga e incerta.
Tra i primi ad essere già ufficiosamente in campo c’è Dino Preziosi. Direttore generale dell’Air, consigliere comunale di Vento di Centro, Preziosi ha già messo in piedi una sorta di staff elettorale con il quale sta valutando la strategia migliore per presentarsi agli avellinesi.
L’ambizione di Preziosi viene da lontano, già alle ultime elezioni era tra i candidati in corsa per l’Udc. Alla fine De Mita scelse di puntare su un altro Preziosi, Massimo, l’avvocato che oggi guida la pattuglia scudocrociata a Palazzo di Città. Come è noto, a trionfare, al ballottaggio, fu Galasso.
Questa volta Dino è pronto a scendere in campo. Sul suo nome pare che ci sia anche l’ok dell’ex Presidente del Consiglio. Unico nodo da sciogliere riguarda la lista da mettere in campo: e cioè se concorrere sotto l’ombrello di una civica, o sotto le insegne dell’Udc. Vista la crisi dei partiti, il diretto interessato preferirebbe la prima opzione.
A sognare lo scranno di Galasso ci sono anche altri pretendenti: nel campo del centrodestra, potrebbe essere la volta buona per l’eterno giovane Giovanni D’Ercole. Già in passato l’ex aennino ha dovuto fare un passo indietro. Se riuscirà a convincere le diverse anime del Pdl, il candidato sarà lui.
Regna l’incertezza invece nel campo del centrosinistra. Bisognerà innanzitutto vedere chi sceglierà come delfino Galasso.
Tra coloro che con ogni probabilità saranno della partita, c’è il vicesindaco Gianluca Festa, che l’ultima volta riuscì dal nulla a creare tre civiche in suo sostegno. Difficile, però, che la candidatura venga condivisa dal Pd.
Tra i nomi che circolano, salvo primarie sempre invocate, c’è quello dell’ex presidente di Confindustria Avellino, Silvio Sarno, vicino alle posizioni del network 360 fondato da Enrico Letta.
Per il momento, dunque, sono in quattro a contendersi lo scettro del capoluogo. Ma siamo solo all’inizio, e c’è da scommettere che altri pretendenti si faranno presto avanti per poi, magari, trattare il passo indietro oppure per rivendicare un posto in Parlamento. Non bisogna dimenticare, infatti, che le prossime amministrative coincideranno con le politiche.
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