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Politica

Comiche democratiche. Riunione sindaci, Festa: ''Io invitato''. Ricci e Boccia: ''Non è vero''

Un giallo. Meglio, una commedia. La presenza di Festa alla riunione dei sindaci Pd, convocata da Letta a Roma, diventa una caso politico dai contorni più grotteschi che misteriosi. Il primo cittadino di Avellino, come noto, risulta espulso dal partito in seguito ad una decisione della federazione provinciale dei dem. Il motivo è altrettanto noto: Festa è stato eletto da una serie di liste civiche schierate contro il Pd, che in Consiglio infatti siede tra i banchi dell'opposizione. Insomma, è un avversario politico, ''estraneo al campo del centrosinistra'', secondo le parole del commissario regionale Boccia pronunciate ad Avellino solo qualche settimana fa.

Il paradosso è che a quella riunione Festa, sorridente più del solito, si è fatto fotografare proprio accanto Boccia, scatenando il panico tra i dem del capoluogo. Così, forse incalzato dalla federazione irpina, Boccia si è visto contretto a intervenire per chiarire che ''nella delegazione non c’era e non poteva esserci il Sindaco di Avellino Festa perché non iscritto al PD. Dunque non era stato invitato. Tant’è  – aggiunge il commissario regionale – che non risulta tra gli interventi né nell’elenco dei sindaci comunicato il giorno prima alla stampa. La sua presenza non prevista, si è materializzata di fatto esclusivamente nella foto finale''.

A stretto giro è arrivata la replica di Festa: “Sono stato invitato come tutti i sindaci dem''. A sostegno della sua tesi la fascia tricolore porta i messaggi scambiati nel gruppo WhatsApp gestito dal coordinatore dei primi cittadini democratici, Ricci. ''Boccia – continua Festa - mi ha perfino parlato delle sue vacanze in Australia interrotte a causa della caduta del Governo. Credo mi abbia riconosciuto''. Poi smentisce di essersi imbucato: “Stiamo parlando di una riunione al Nazareno, dove non entri certo perché sei amico del custode. Mi deludono, tuttavia, le parole di Boccia che dimostrano quanto in Campania il Pd sia sempre più allo sbando e vittima di beghe di quartiere''.

All'appello non poteva mancare la reazione di Ricci, coordinatore dei sindaci del Pd, organizzatore dell'incontro. ''Ha ragione Boccia - sentenzia - il sindaco di Avellino non era nell’elenco dei partecipanti previsti. Siamo un partito aperto ma non masochista. Chi è contro il pd a livello locale non può essere del pd a livello nazionale''.

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