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Commissione antimobbing, rinviata proposta di adesione contro le discriminazioni razziali

regione campania

La Commissione speciale antimobbing e contro le discriminazioni, presieduta da Donato Pica (Pd), sulla base dei rilievi formulati in audizione da esperti universitari e da associazioni del settore, ha espresso parere contrario sulla proposta di legge “Promozione della lingua dei segni italiana (LIS)” , ad iniziativa del consigliere Corrado Gabriele (Pse), per l’esame della quale è competente la VI Commissione consiliare permanente. “Secondo gli specialisti del settore, la lingua dei segni sarebbe superata in quanto le nuove tecnologie consentono di impiantare, fin dall’età infantile, apparecchi acustici capaci di garantire l’udito e, dunque, la parola, nei soggetti affetti da sordità” – ha spiegato la componente della Commissione, Anita Sala (Centro Democratico). Sul superamento degli handicap fisici, con particolare riferimento alla cecità, è intervenuta anche la consigliera Sandra Lonardo (Popolari Udeur) per la quale “è fondamentale garantire la piena applicazione del linguaggio Braille in tutti i luoghi pubblici, particolarmente negli uffici pubblici e nei musei, luoghi nei quali, nel nostro territorio, non sarebbe del tutto garantito”; sul tema anche la consigliera Angela Cortese (Pd) che ha ricordato la vigenza della legge nazionale in materia che impone l’obbligo dell’utilizzo della particolare forma di scrittura a punti in rilievo utilizzata dai non vedenti; le due esponenti politiche hanno, quindi, ipotizzato di dare vita ad un ordine del giorno del Consiglio che possa esprimere la volontà politica e istituzionale dell’assemblea volta a garantire la piena e concreta attuazione della normativa. 
Passando ai successivi punti dell’ordine del giorno della seduta, dopo ampio dibattito che ha visto i consiglieri dei due schieramenti politici di centro destra (Sandra Lonardo, Luciano Schifone e Carlo Aveta, per la maggioranza, per i quali “posto che i diritti fondamentali sono costituzionalmente garantiti e che le istituzioni deputate sono impegnate contro tutte le discriminazioni, occorre tenere fuori l’istituzione regionale da iniziative che tendono a strumentalizzare e promuovere politicamente in modo fazioso il tema della omosessualità mettendo in campo, proprio così, forme di discriminazione”) e di centro sinistra (Angela Cortese, Anita Sala e Anna Petrone per l’opposizione, le quali hanno evidenziato “la necessità che l’istituzione regionale compia un atto di civiltà stando vicina a tutti i cittadini e soprattutto a quelle persone che sono vittime di discriminazioni, ciò soprattutto alla luce dei tragici episodi di omofobia che hanno portato a morti assurde ed ingiuste frutto dell’abbandono e della solitudine”) dividersi nettamente su posizioni opposte, la Commissione ha deciso di rinviare per maggiori  approfondimenti la proposta di adesione, formulata dall’Ufficio Nazionale contro le discriminazioni razziali, del Consiglio Regionale della Campania alla Carta d’Intenti per la costituzione della Re.a.dy (Rete nazionale delle pubbliche amministrazioni anti discriminazioni per l’orientamento sessuale e identità di genere) e la presentazione di un ordine del giorno per impegnare l’assemblea legislativa campana a chiedere formalmente al Parlamento Italiano di modificare con urgenza la legge 13 ottobre 1975 n.654 e il Decreto legge 26 aprile 1993 n. 122, convertito, con modificazioni, nella legge 25 giugno 1993 n.205, per il contrasto dell’omofobia e della transfobia. Rinviata alla competenza del Presidente dell’assemblea legislativa campana, Paolo Romano, anche la decisione di concedere, come richiesto dagli organizzatori alla Commissione, il patrocinio morale dell’istituzione consiliare al “Napoli Campania Pride” che si terrà il 29 giugno prossimo.
In conclusione della seduta, il Presidente Donato Pica ha ricordato che “il tema delle discriminazioni derivanti da fattori di varia natura è stato sollecitato da diversi soggetti ed associazioni attivi nel campo, i quali sono stati ascoltati dalla Commissione e hanno chiesto un maggiore impegno ed una maggiore sinergia di tutte le forze politiche per superarle e per garantire pari opportunità e pieno rispetto della persona umana. Per raggiungere tali obiettivi - ha concluso l’esponente del Pd - sarebbe auspicabile un confronto politico meno condizionato da posizioni ideologiche e più costruttivo per l’abbattimento delle discriminazioni”. 
                         

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