Prima doveva tenersi nell’autunno del 2011, poi a dicembre, infine a gennaio. Ma al momento non c’è nessuna certezza. Il primo congresso provinciale del Popolo della Libertà è destinato a slittare ancora. A quando, non si sa. Le dimissioni di Nicola Cosentino da coordinatore regionale,, per ora solo annunciate, stanno complicando la partita. Il successore ancora non è stato individuato, un vuoto di potere che alimenta il disorientamento dei militanti. In Irpinia i tesserati sono quasi 6mila. La base da tempo chiede che il partito si apra alla partecipazione democratica. Posizione sostenuta anche dall’attuale coordinatore, Cosimo Sibilia. Quello del presidente della Provincia doveva essere un incarico di transizione, pro-tempore, invece è passato già un anno da quando è stato nominato alla guida del partito. Nel frattempo il totonomi prolifera. Come candidato alla segreteria circola, con insistenza, quello di Franco Di Cecilia, ex sindaco di Sturno, attualmente capogruppo a Palazzo Caracciolo. Le indiscrezioni raccontano di una possibile discesa in campo anche di Giovanni D’Ercole, capogruppo al comune di Avellino, e degli assessori provinciali Gino Cusano e Raffaele Lanni.

Il problema è che a norma di regolamento, tutti, compreso Di Cecilia, sono incompatibili con la carica di coordinatore provinciale. Dovrebbero quindi dimettersi ed optare esclusivamente per l’impegno nel partito.

Ma in casa Pdl, si sa, i regolamenti sono flessibili e sempre in evoluzione, ed è probabile che arrivi qualche deroga all’ultimo minuto.