Sembrava dovesse andare tutto liscio. Sembrava che la strada per la riconferma di Sibilia alla guida del Pdl in Irpinia fosse spianata. E invece qualche paletto c’è. Tanto che il presidente della Provincia, sul Mattino di oggi, si dice pronto a gettare la spugna e a farsi da parte. Il congresso si terrà il 10 e 11 marzo. Quella del senatore più che come una decisione, suona come un avvertimento: "Troppi scontri, le attuale condizioni mi spingono a non accettare nuovamente la carica di coordinatore provinciale". "Gli inviti a proseguire – aggiunge Sibilia - mi lusingano ma il clima non è dei migliori"

Il presidente si riferisce allo scontro in corso per la poltrona di vice coordinatore. Tanti, troppi, gli aspiranti. In corsa per una riconferma c’è l’assessore provinciale Generoso Cusano.

La consigliera regionale Antonia Ruggiero spinge però per una discesa in campo di Modestino Iandoli, già autorevole esponente di Alleanza Nazionale con un breve passaggio in Futuro e Libertà, attualmente Iandoli siede nel comitato direttivo dell’Asi su indicazione del presidente Caldoro. Gli ex An che fanno riferimento al presidente dell’Alto Calore, Franco D’Ercole, vorrebbero invece come numero due di Sibilia Giuseppe Ragucci, fino a pochi giorni fa vice sindaco di Cervinara e negli anni scorsi braccio destro dell’onorevole Cosenza, quando questa era segretaria del Pdl. L’elenco delle insidie non finisce qui. Scalpitano per avere visibilità altre due componenti: quella dei Noi Riformatori Azzurri di Orazio Sorece, che già ha parlato di congresso deciso a tavolino, e quella democristiana dell’ex Ministro Gianfranco Rotondi, che vorrebbe qualcuno dei suoi nella stanza dei bottoni.