Sono molti i legami politici che Nicola Consentino ha con la provincia di Avellino, rafforzati nel tempo per la sua carica di coordinatore regionale del Pdl. Un esordio lampo quello di Cosentino in politica: a 19 anni ha rivestito il ruolo di consigliere comunale di Casal di Principe, poi consigliere della Provincia di Caserta e assessore con delega ai servizi sociali dall’83 all’85, rieletto alla Provincia di Caserta nell’85 e nominato assessore alla Pubblica Istruzione, poi al terzo mandato ricopre l'incarico di assessore provinciale all'Agricoltura. Nel 1995 l'elezione a consigliere regionale della Campania nella lista di Forza Italia, e l'anno successivo la prima elezione alla Camera dei deputati. È il 1997 quando viene designato coordinatore di Forza Italia per la provincia di Caserta. Successivamente viene eletto come vice-coordinatore regionale in Campania e quindi la nomina a coordinatore regionale nel 2005. Nel corso dell'ultimo incarico a Montecitorio è stato nominato sottosegretario di Stato all'Economia e alle Finanze. Unica sconfitta nel 2005 per la presidenza della provincia di Caserta. Una storia tutta campana quella di Cosentino che potrebbe creare risvolti sul piano politico anche in irpinia, dove si attende con ansia il voto finale di giovedì alla Camera dei Deputati. Poca voglia di commentare tra i rappresentanti del Pdl ad Avellino. Il vice coordinatore del partito Generoso Cusano afferma: «Mi auguro che Cosentino possa chiarire quanto prima ogni cosa con la magistratura, e quindi fare politica al più presto in maniera serena. Il partito farà il suo corso secondo quelli che sono i programmi stabiliti anche in provincia di Avellino, dove è previsto per il prossimo mese il congresso». Fin qui il commento laconico di Cusano. L’onorevole Marco Pugliese, ex compagno di partito di Cosentino, ora in Grande Sud, voterà contro all’arresto del parlamentare di Casal di Principe, ma chiarisce: «Anche se politicamente non lo stimo, credo che di fronte alla richiesta d’arresto su fatti che non conosco sia giusto che a decidere siano i tribunali e non i parlamentari. E poi ancora Pugliese: sono un garantista, penso che alla fine prevarrà un voto politico, ma non mi sembra corretto avere atteggiamenti diversi per Papa, per Milanese, ed infine per Cosentino".
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