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Cosentino: "Non sono un fighetto di Palazzo. Dimostrero' la mia innocenza". Stoccate a Caldoro

Cosentino

Cosentino fuori dalle liste del Pdl. L'ex sottosegretario del governo Berlusconi ha spiegato nel corso di una conferenza stampa a Napoli i motivi della sua esclusione e il perche' lui ha insistito fino all'ultimo per ottenere un posto in lista.
Cosentino parte all'attacco:
"E' stato montato un caso sulla mia impresentbilita' a partire dal 2006, quando ho iniziato a guidare il Pdl in quella che era una Regione rossa. Con il lavoro di tanti siamo riusciti a ribaltare una situazione difficile. Nel 2008 il Pdl arriva al 48%, grazie anche all'impegno di Berlusconi, al quale mi lega stima e amicizia. Subito dopo sono iniziate le vicende giudiziarie, si inizia a montare il caso Cosentino. Prima nessuno mai si era interessato di me. Oggi sono invece diventato impresentabile, uno che puo' far prendere qualche voto in piu' in Campania ma farli perdere a livello nazionale. Io ho lottato fine alla fine per ottenere la candidatura, ma non per ottenere l'immunita', tanti altri partiti mi hanno chiesto di correre con loro. Non vendo la mia dignita' per l'impunita'. Pensavo che il mio partito potesse cambiare linea e rimanere garantista". Poi l'esponente del Pdl critica l'assalto mediatico delle ultime ore: "C'e' un clima tremendo, ieri hanno addirittura diffuso la voce che io ero scappato con le liste, non e' assolutamente vero. Accetto la mia esclusione se puo' servire a prendere qualche voto in piu'. Partecipero' con il cuore alla campagna elettorale, anche perche' ho contribuito a creare questa classe dirigente che oggi si presenta. Io continuero' ad essere del Pdl. Il mio impegno continua diversamente, saro' impegnato a dimostrero' la mia assoluta innocenza. Sono un uomo semplice e comune, non un fighetto di palazzo".
Sulle sue pendenze giudiziarie afferma: "Ho chiesto di essere processato immediatamente, ma il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere non procede. Non credo che andro' in galera. In ogni caso, voglio andarci dopo una sentenza. Ma sono sicuronche saro' assolto. Contro di me una montatura mediatica. Non sono il referente del clan dei casalesi. Sarebbe un clan di cretini, non riescono nemmeno a far candidare il proprio referente. La camorra si avvicina a chi il potere. Il potere in questa regione l'ha avuto un' altra parte politica".
Il futuro del Pdl? "Il principale esponente in Campania ora e' Caldoro. Non potra' piu' giocare alla parte del buono e del cattivo. Il cattivo e' fuori".

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