«Quali provvedimenti siano stati previsti dal Governo e
quali provvedimenti lo stesso intenderà prendere per garantire ai lavoratori
co.co.co. ex Lsu assimilati Ata una prospettiva di lavoro e dunque un futuro
più stabile e sereno?», lo chiede il senatore del Partito Democratico Enzo De
Luca nell'interrogazione inviata al Presidente del Consiglio dei Ministri e ai
Ministri dell’Economia, del Lavoro, dell’Istruzione e della Funzione Pubblica. Partendo
dalla premessa che «gli ex lavoratori socialmente utili transitati allo Stato
ai sensi dell’art. 8 della legge 3 maggio 1999 n. 124, utilizzati con il
profilo di collaboratore scolastico, attraverso convenzioni già stipulate in
vigenza dell’articolo 10, comma 3, del decreto legislativo 1° dicembre 1997 n.
468, attendono da tempo di essere stabilizzati» e che «tale personale sembra
non svolgere mansioni esclusivamente di pulizia ma quelle più ampie di
collaboratori scolastici», il sen. De Luca ripercorre le tappe salienti della
vicenda. «La legge n. 124 del 1999 - si legge nel testo - trasferiva funzioni e personale dagli enti
locali al Ministero della pubblica istruzione; tale trasferimento ha coinvolto
anche personale precario di Comuni e Province che svolgevano funzioni di
personale ATA. Un migliaio di lavoratori venivano trasferiti allo Stato con
compiti amministrativi ex art. 23 della citata legge: gli stessi venivano
inquadrati nel 2001 con contratto di collaborazione coordinata e continuativa;
la legge n. 244 del 24 dicembre 2007 all’art. 3, comma 94, lettera b,
consentiva la progressiva stabilizzazione del personale con contratto di
collaborazione coordinata e continuativa in essere alla data di entrata in
vigore della legge medesima». Quindi, il sen. irpino fa notare: «Dal verbale
della riunione del 24 settembre 2008 tra le organizzazioni sindacali di
categoria e il MIUR relativo alle questioni afferenti al personale titolare di
contratti di collaborazione coordinata e continuativa nelle istituzioni
scolastiche si evince essere stata rappresentata anche l’obiettiva specificità
della situazione degli interessati rispetto a quella dell’ordinario personale
co.co.co. ex Lsu assimilati ATA». Di qui la richiesta di De Luca al Governo,
considerando anche che «non si fa alcun cenno al rifinanziamento per i prossimi
anni delle attività fin qui svolte dalle fattispecie di lavoratori in
questione», e la nota «che i lavoratori co.co.co., ex Lsu assimilati ATA hanno
inviato al Presidente del Consiglio dei Ministri e dell’Economia, al Vice
Ministro dell’Economia e Finanze, al Ministro dell’istruzione, al Ministro del
Lavoro, delle Politiche Sociali e delle Pari Opportunità nonché al Ministro
della Funzione Pubblica» per mantenere alta l'attenzione sulla vicenda e
chiedere maggiori certezze sul loro futuro.
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