Un anno fa moriva Antonio Di Nunno, giornalista, sindaco molto amato della città capoluogo. Di madre arianese, l'ex primo cittadino riposa nel cimitero del Tricolle. Ma la sua città, dove ha vissuto e lavorato, è sempre stata Avellino. Ed è qui che ieri gli è stato rivolto omaggio e tributo. Sala gremita al Carcere Borbonico per riflettere sull'idea di città giardino, del Puc targato Cagnardi, di urbanistica: della città che aveva in mente Di Nunno. In platea vecchie e nuove classi dirigenti. Amici e nemici, per quello che suona come un riconoscimento postumo. Al convegno persino Ciriaco De Mita, che con l'ex sindaco ebbe scontri che sono passati alla storia e che costrinsero Di Nunno alle dimissioni. Promotore dell'iniziativa Antonio Gengaro, fedelissimo collaboratore.
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