Dopo il vespaio di polemiche sollevato dalla rottura con Caldoro e l’intesa con De Luca, Ciriaco De Mita prova a spiegare le ragioni del suo sostegno al candidato del centrosinistra: ''L’accordo con l’ex sindaco di Salerno- puntualizza in alcune dichiarazioni raccolte da ''Il Mattino'' - non è una alleanza politica ma una iniziativa che ha un suo senso politico’’. Il De Mita pensiero va in scena all’interno di una riunione tenuta presso la sede del coordinamento provinciale dell’Udc. Nel suo intervento, il sindaco di Nusco, non manca di autoironia: ‘’All’improvviso sono diventato l’elemento di turbativa dell’universo’’. Poi replica gli ax amici popolari che ieri lo avevano messo alla berlina: ‘’Zecchino e Gargani oggi scoprono di essere popolari, ma io non me ne ero mai accorto perché loro hanno scelto Berlusconi. In questo periodo ho avuto un pregiudizio forte e lo sbarramento a destra mi è sembrato un fatto naturale’’. De Mita rifiuta l’accusa di trasformismo e passa all’analisi: ''In passato dice, siamo stati costretti ad allerci contro la sinistra perché c’era una guerra contro la mia persona. Ma il mio orizzonte è sempre stato il rapporto tra la tradizione popolare e quella comunista’’.
Come già detto dall’onorevole Giuseppe De Mita, anche Ciriaco sottolinea che ‘’era in gioco la dignità politica dell’Udc che a quel punto si rischiava solo di tirare a campare. Restare in quella coalizione significava avviarci al declino’’.
Tre i punti dell’intesa con de Luca: rifondare la Regione come istituzione; individuare un metodo di risoluzione dei propblemi, e qui De Mita porta l’esempio dei forestali; infine il trasferimento di maggiori funzioni dalla Regione ai Comuni.
Profetico, il leader dell’Udc, aggiunge: ‘’Ho avuto sempre la presunzione di indicare il futuro perché il presente lo utilizzano i disperati’’
Non manca la stoccata a Caldoro ‘’succube dei potentati di Forza Italia’’: ‘’Vincendo le elezioni questi personaggi mediocri scompariranno nel giro di una lancetta di orologio’’.
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