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Politica

Elezioni, l'ora del silenzio: parola agli elettori

E' l'ora del silenzio. Da ieri sera alle 24 la campagna elettorale è ufficialmente terminata. Lanciati gli ultimi appelli, tenuti gli ultimi comizi, a partiti, candidati e coalizioni non resta che attendere l'esito delle urne. Si vota, come noto, in un solo giorno: domani dalle 7 alle 23, subito dopo inizierà lo spoglio, nella notte i verdetti. In Irpinia l'attesa è soprattutto per capire chi la spunterà nell'agguerrita battaglia dell'uninominale, dove vince chi prende un voto in più degli avversari.

Diverse le novità di questa tornata rispetto a quella del 2018. Due innanzitutto: il diritto di voto al Senato per i diciottenni e il taglio dei parlamentari, che passano da 945 a 600.

Identica invece la legge elettorale, il cosiddetto Rosatellum, sistema misto che prevede l’applicazione del metodo maggioritario nei collegi uninominali e di quello proporzionale nei collegi plurinominali. Due le soglie di sbarramento: 3% per i partiti che corrono da soli, 10 per le coalizioni. Due le schede che saranno consegnate agli elettori: rosa per i candidati alla Camera dei Deputati e  scheda gialla per i candidati al Senato della Repubblica.

Si vota con una 'x' sul nome sostenuto dalla coalizione o con una 'x' su uno dei partiti che ne fanno parte. Nel primo caso il voto andrà al candidato nell'uninominale e redistribuito sulla coalizione o sul partito, nel secondo caso andrà al partito scelto e automaticamente al candidato all'uninominale. Scheda nulla invece se si vota il simbolo di un partito e il candidato di un altro partito o coalizione. In pratica il voto disgiunto non è consentito.

Calato il sipario sulla battaglia elettorale, ora la parola passa agli elettori.

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