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Enzo Venezia scrive a Lengua: ''Non hai detto tutta la verità''

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''A Caterina Lengua.
Non leggere queste parole come una risposta o come una replica a quelle da te pronunciate nel corso della conferenza stampa di ieri. Però è giusto, è onesto dire tutta la verità.
Io c’ero quattro anni fa, insieme a tanti altri, ad eleggerti segretario provinciale.
Senza conoscerti, ci siamo fidati e sei così diventata il massimo vertice del più grande partito della nostra provincia. Sul campo hai conquistato la stima e il rispetto per il sacrificio e l’impegno che un ruolo politico così prestigioso inevitabilmente richiede.
La pazienza che hai dimostrato e la comprensione verso certi comportamenti politici, difficili da concepire anche per i veterani, hanno contribuito ad offrire un’immagine di te seria e perbene.
Però la verità va detta tutta. E soprattutto va colta per quella che è. Noi ci siamo stati in questi anni. Forse non tutti sempre presenti. Ma ci siamo stati ad affrontare insieme a te le scelte difficili, a fare gruppo tante volte, per non consentire ai tuoi " ammiratori" di mettere fine alla tua segreteria.
La tua è stata, anche per l’ ostinazione di chi hai sempre avuto vicino, la segreteria più longeva del PD in lrpinia.
Noi però c’eravamo anche a Mercogliano giovedì scorso, dove tu, innanzitutto tu e davanti a tanti hai prima confidato, manifestato e poi espresso la non disponibilità a essere candidata anche con una maggioranza ristretta, perché, come tu dicevi, non ti si poteva "chiedere di essere massacrata".
Quello che è accaduto il giorno dopo non ha nulla di misterioso. Anche allora noi c’eravamo. Insieme a te quando prendeva corpo un’ipotesi di proposta congressuale più ampia e condivisa. Ipotesi - è vero - che non permetteva la tua candidatura.
Diciamocelo pure sottovoce: si profila la possibilità di impegnare il presidente del partito, quel dirigente provinciale che anche tu quattro anni fa volevi come segretario. Non si trattava di improvvisare o di tirar fuori la sorpresa dal cilindro.
Tuttavia la verità è che non si è scelto tra voi due, in mezzo a noi.
Tu hai scelto.
Perché nessuno ti ha mai comunicato una decisione già assunta. Anzi. Noi c’eravamo quando tu hai escluso di capeggiare una proposta congressuale non ampia e condivisa (perché non era possibile), ma comunque forte come quella della tua maggioranza. Per questo, Caterina, la verità ieri a via Tagliamento non c’era tutta. C’erano invece nuovi tuoi ammiratori, che hanno sempre espresso cattiverie e falsità sul tuo modo di essere segretario del PD. Infine, generosità e solidarietà? Spero che tutto questo non ti sfugga.
Tu sei stata un esempio di generosità politica per come sei diventata segretario provinciale e, consentimi, sei stata la dimostrazione di solidarietà politica per come così a lungo hai ricoperto quel ruolo. Tu meglio di me sai che non esistono vittime né tantomeno carnefici.
Esiste la verità. La verità è che Enzo De Luca ti voleva segretario e le ha tentate tutte per riuscirci, ma la vita politica ha regole perverse e riserva spesso tante amarezze. Non possono, tuttavia, essere accettate solo quando ti scelgono. Questa non è la mia verità. E’ la verità.
Un’ultima cosa. Non dimenticherò mai che grazie anche alla tua bravura sei stata mia umile e intelligente collaboratrice nello stilare i verbali della commissione di garanzia a quel congresso che poi ti elesse segretario provinciale del PD.
Come vedi, di strada ne hai fatta e mi fa piacere''.   Enzo Venezia, Pd

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