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Politica

Femminicidio, ok del Senato. La proposta della democratica Valente

Via libera del Senato, il decreto contro il femminicidio è legge. E in Campania esiste una realtà che può essere esportata in tutt'Italia. È questa la proposta del Presidente della Commissione Pari Opportunità alla Camera, Valeria Valente che chiede al governatore Caldoro di lavorare in sinergia su questo fronte.

Valeria Valente (Pd)

Al pronto soccorso dell’Ospedale San Paolo di Napoli, in caso di violenza sulle donne, viene rilasciato un doppio referto, quello medico e quello psicologico. In molte situazioni potrebbe rivelarsi decisivo non solo per accertare le violenze ma anche per prevenirne la ripetizione o l'abuso. Esso infatti consente di accertare, oltre allo stato psichico della donna e l’anamnesi delle eventuali violenze pregresse, anche la presenza di indicatori di lesività per l’integrità 'psico-fisica' della vittima, permettendo in tal modo di attivare tempestivamente, nel caso, forze dell’ordine e magistratura inquirente.
Un metodo di lavoro che può essere esportato. È questa la proposta che porta la firma del presidente del comitato Pari Opportunità della Camera dei Deputati, la democratica napoletana Valeria Valente la quale evidenzia tale procedura all’indomani dell’approvazione in Senato del decreto sul femminicidio.
La legge italiana ora stabilisce l’irrevocabilità della querela: ovvero una volta che questa è stata presentata non può più essere ritirata in modo da sottrarre la vittima al rischio di nuove intimidazioni allo scopo di farla desistere. Altra novità è l’arresto in flagranza obbligatorio in caso di maltrattamenti su familiari e conviventi.  Raggiunto questo traguardo legislativo, che in realtà è solo l’inizio di un cammino per educare uomini e donne, secondo la parlamentare napoletana bisogna fare il possibile per diffondere e mettere in rete tutte le buone pratiche già esistenti sui territori grazie alla preziosa e instancabile attività di enti, associazioni e centri antiviolenza.
“Credo che sia utile, all'interno della task force voluta dal governo, proporre l'estensione della best practice del San Paolo a tutta la costituenda rete nazionale” – ha dichiarato Valeria Valente. “Nei prossimi giorni – aggiunge – chiederò un impegno al presidente della Regione Stefano Caldoro. E' necessaria la massima sinergia e la massima collaborazione tra tutti gli enti e le istituzioni competenti per rendere concretamente operative le misure di tutela e di prevenzione previste dal decreto". È utile sapere che entreranno in vigore anche i controlli con i braccialetti elettronici. Stando al testo della legge approvata ieri chi è allontanato dalla casa familiare per reati di violenza domestica potrà essere controllato attraverso un bracciale o altri strumenti elettronici. Non è detto che la norma su questo punto diverrà concreta, essendo finora messi in funzione solo una decina di braccialetti. In ogni caso la norma specifica che in caso di atti persecutori sarà possibile ricorrere alle intercettazioni telefoniche.

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