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Politica

Il Ministro Barca presenta il piano per il rilancio del Sud

I provvedimenti illustrati in una lettera al "Mattino"

Il progetto: "Scuola, imprese, trasporti, sblocco dei fondi Ue e credito di imposta per assumere"

Fabrizio Barca (Fabrizio Barca (foto adnkronos))

In una lettera al "Mattino" Fabrizio Barca, ministro per la Coesione territoriale, presenta il piano del governo per lo sviluppo del Mezzogiorno che ruota intorno a "scuola, imprese, trasporti, sblocco dei fondi Ue e credito di imposta per assumere. "La novità di oggi - scrive il ministro riferendosi ai problemi del Sud - è che quelle nubi possono diradarsi, se ad agitarle sarà, non un nuovo flusso di pubblico danaro, ma una crescente volontà collettiva di usare assai meglio di ieri un flusso che esiste, reso certo e visibile negli effetti. Nell'azione dell'intero Governo la sagoma del Mezzogiorno è certamente ben nitida, con le sue potenzialità e criticità. E' nitida nella conferenza stampa di fine anno del Presidente del Consiglio, dove le parole Sud, Regioni del Mezzogiorno e coesione compaiono tutte; compaiono con riferimento alle cose già fatte e a quelle che ci accingiamo a fare in previsione del vertice Eurogruppo de123 gennaio, quando di Sud si discuterà, come per la prima volta si discusse il 26 ottobre, durante il precedente Governo. E' nitida nella mappa dell'Istituto Geografico Militare, due metri per uno e mezzo, appesa al terzo piano dello stesso palazzo romano dove il Presidente del Consiglio ha tenuto la sua conferenza, una mappa dove le iniziative private e pubbliche che si vanno realizzando troveranno una contestualizzazione geografica che sproni alla concentrazione. E' nitida nel lavoro quotidiano non solo di chi scrive - ci mancherebbe altro - ma di ogni Ministro del Governo: perché il salto di qualità necessario richiede che, oltre all'uso appropriato dei fondi regionali, ogni azione pubblica ordinaria si attui nel Sud tenendo conto delle particolari condizioni dell'area. Migliore qualità e più diffuso accesso a tre servizi pubblici essenziali: scuola, giustizia e sicurezza (quest'ultima fatta di successi nel contrasto, ma anche di un più forte presidio quotidiano di tipo preventivo, concentrato nei luoghi dove intensa è l'azione pubblica). Migliore mobilità, soprattutto su ferro, attraverso reti più veloci e sicure e decisa apertura alla concorrenza nel servizio di trasporto. Promozione di due servizi sociali, cura dell'infanzia e cura degli anziani, ancora più rilevanti perla vita dei cittadini ora che il loro reddito disponibile è compresso dalle misure di rigore adottate. Progetti innovativi, fondati sulle tecnologie digitali, rivolti alle città, che sono a un tempo fattore primario di crescita della produttività e luogo di accumulo di una forte domanda sociale. E infine singoli, puntuali progetti perla messa in sicurezza e la valorizzazione di parti fondamentali del nostro patrimonio culturale e naturale". Il ministro per la Coesione territoriale sottolinea che "nel metodo, la strategia poggia su cinque principi, ricavati dalla diagnosi degli errori del passato: concentrazione; orientamento delle azioni a risultati misurabili e misurati in termini di qualità della vita; apertura delle informazioni su tempi e risultati per dare una voce forte ai cittadini organizzati; più robusti presidi nazionali per indirizzare, monitorare, correggere; cooperazione rafforzata fra livelli di governo, dalla Commissione Europea, alle Regioni, alle Città". Barca ricorda che "le priorità e il metodo che ho richiamato hanno trovato una prima attuazione nella riprogrammazione di 3,1 miliardi di euro concordata il 15 dicembre fra Governo e Regioni con il Piano di Azione Coesione e nella contemporanea e coerente decisione, assunta con l'articolo 3 delle 'Disposizioni urgenti' di dicembre, di introdurre una deroga al patto di stabilità interno nel caso di utilizzo del cofinanziamento nazionale dei fondi comunitari. Quel Piano fa assai più di mettere in sicurezza - dal rischio di disimpegno automatico - i fondi comunitari per il 2012. In primo luogo, introduce i nuovi principi, anticipando nel Sud metodi che si applicheranno dal 2014 in tutte le Regioni Europee. E poi, imprime un salto di qualità agli interventi nelle scuole del Sud, come illustreremo a breve con il Ministro Francesco Profumo. Unifica in una strategia unitaria di sviluppo delle reti ferroviarie l'impiego di tutte le fonti finanziarie disponibili - fondi ordinari, Fondo nazionale Sviluppo e Coesione e risorse provenienti dal co-finanziamento nazionale (ora scorporate) - con un quadro trasparente di interventi e presto con un cogente trono programma. Dà impulso all'Agenda digitale nel Sud. Riequilibra, con un credito d'imposta pari al 50% del costo salariale, lo svantaggio aggiuntivo che colpisce alcune categorie di lavoratori (disoccupati di lunga durata, donne, giovani inoccupati, disoccupati di lungo periodo)". E conclude sottolineando che il lavoro "sarà un esempio importante di questa strategia. Così come importanti sono già le decisioni assunte con la Regione all'interno del Piano di Azione. Su queste scelte concrete, che attendono di essere integrate nei passi che verranno, sui risultati che andremo ottenendo, mi auguro che si possa presto discutere. Contribuendo anche così a sgomberare le nubi, in una nuova stagione".

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