‘’La legalità come vero motore per il progresso’’. Tappa ad Avellino per l’ex Pubblico Ministero di Palermo, Antonio Ingroia, candidato premier per la lista Rivoluzione Civile. All’apertura della campagna elettorale in Irpinia, presenti tutti i dirigenti dei partiti che hanno dato vita alla lista civica: Italia dei Valori, Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani e Verdi. Al tavolo c’è anche Sandro Ruotolo, giornalista capolista alla Camera e Sergio D’Angelo per il Senato. Prendono la parola anche le tute blu di della Irisbus con una delegazione di resistenza operaia. Il programma di Ingroia è così sintetizzabile: lotta alle oligarchie economiche e finanziarie e ai sistemi criminale; predisposizione di una tassazione progressiva che tenga dentro anche la Chiesa; contrasto alle forme di precariato impegno per la pace e per il disarmo. Questi i punti principali dell’''Agenda Ingroia'', che non rinuncia ad affondare il colpo nei confronti di Grillo e Bersani. Il primo colpevole di comportarsi come un mestierante della politica, il secondo reo di aver già stretto un patto con Monti. Strali, ovviamente, anche nei confronti del premier, ‘’un impiegato delle banche’’ e di Berlusconi, ‘’principale responsabile della crisi’’.
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