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Ludopatia, la D'Amelio firma proposta di legge per contrastare il gioco d'azzardo patologico

Rosetta D'Amelio

Due proposte di legge, una regionale e l’altra alle Camere, per porre in essere misure di solidarietà in favore delle persone affette da gioco d’azzardo patologico e per sottoporre al Parlamento disposizioni urgenti in materia di contrasto alle ludopatie. 
A presentarle stamani in Consiglio regionale, il primo firmatario della prima proposta di legge, Donato Pica (Pd), insieme con alcuni dei cofirmatari Ugo De Flaviis (Popolari Udeur) e Rosa d’Amelio (Pd), e Gennaro Salvatore, capogruppo di “Caldoro Presidente”, autore della seconda proposta di legge ai sensi dell’art. 121 della Costituzione. Le due proposte di legge mirano ad affrontare la problematica del gioco d’azzardo patologico e delle ludopatie mettendo in campo una strategia legislativa volta a regolamentare il settore e prevenire gli effetti di dipendenza patologica e di disagio sociale sulle persone, sulle famiglie e sulla società in generale. Ciò in sinergia con le attività dell’Osservatorio regionale sulle ludopatie istituito con l’ultima legge finanziaria regionale. «La proposta di legge regionale intende colmare un vuoto legislativo e affrontare il fenomeno del gioco d’azzardo patologico – GAP – in considerazione dei danni economici, psichici e sociali che esso procura agli individui e alla società – ha spiegato D’Amelio -; per questo vengono delineate misure di intervento a favore dei Comuni per dare vita a progetti per sostenere le persone affette da Gap, nonché interventi di sostegno all’azione delle associazioni attive nel settore. Previsti anche l’istituzione di ambulatori dedicati al Gap, allo scopo di garantire un approccio qualificato e complessivo alla problematica». 
«Uno dei grandi problemi del nostro territorio riguarda le giovani generazioni – ha concluso D’Amelio – le quali, strette tra la mancanza di lavoro e la sfiducia nel futuro, finiscono spesso nella trappola delle dipendenze patologiche; tra le esse, il gioco d’azzardo sta diventando sempre più un dramma sociale del quale spesso non c’è la giusta consapevolezza e che, invece, richiede una risposta adeguata, specifica e competente. Si pensi, inoltre, ai piccoli centri in cui non solo i giovani, ma anche casalinghe e anziani non hanno distrazioni e vengono irrimediabilmente attratti da queste sale da gioco e dai giochi d’azzardo in generale. Un fenomeno diffuso e da non sottovalutare che aumenta laddove è più diffusa la disoccupazione e dunque la ‘speranza’ di beneficiare di un’ipotetica vincita. Lo dicono le statistiche che pongono la Campania al primo posto in Italia, con un fatturato medio mensile pari al 13,34% di quello nazionale. E – aggiunge - attenzione ai minori: esiste un vero e proprio allarme ‘giovani giocatori’ che, sempre secondo le statistiche, hanno sempre più facile accesso, grazie ad internet, alle scommesse ed al gioco. Con queste due proposte di legge – ha sottolineato infine la presidente della Commissione speciale Politiche giovanili – la Campania si rende protagonista in stile bipartisan su un tema di grande rilievo sociale».

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