Fine di campagna elettorale scintillante ad Avellino tra De Mita e Mancino. In una nota l'ex vicepresidente del Csm scrive: "L’onorevole De Mita è abituato a scegliersi di volta in volta un nemico e a offenderlo a freddo. In questa mia breve parentesi elettorale avellinese di lui non ho proprio parlato, anche perché né lui né io siamo candidati alle comunali della città capoluogo. Per quanto mi riguarda, ho facoltà di appoggiare il candidato Foti, persona degna di stima, colta e perbene? O, per non aver censure sul mio “inesistente pensiero”, ho sbagliato a non chiedergli il permesso? De Mita, senza esserne richiesto, esalti pure le Sue qualità intellettuali, ma ammetta anche di aver contribuito a ridurre il proprio partito a una percentuale a una cifra, nonostante lo sconfinato potere personale esercitato negli Enti provinciali".
La reazione di Mancino arriva dopo che De Mita, in una intervista a Telenostra, aveva detto che dietro la candidatura di Foti c'e' "l'inesistente pensiero" dell'ex vice presidente del Csm
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