“E’ finito il tempo delle offese. De Mita è il solito provocatore che vive di scontro personale. Ma i tempi sono cambiati”.
E’ affidata al Corriere dell’Irpinia la replica di Nicola Mancino al leader Udc.
De Mita da Atripalda, in occasione della celebrazione del congresso cittadino, aveva duramente criticato l’ex compagno di partito. “Mancino dovrebbe spiegare prima a se stesso, poi agli altri, la sua adesione al Pd, visto che inizialmente ne era fermamente contrario”
La replica. “Non ho nulla da spiegare né da chiarire riguardo la mia situazione politica”. Mancino rispedisce al mittente anche la proposta di una intesa istituzionale in Irpinia lanciata sia da De Mia senior che da de Mita junior.
“L’intesa – afferma Mancino – si raggiunge sempre nelle istituzioni e in questo caso a Palazzo Santa Lucia e in Provincia. Se però la Regione è quella che vediamo, così lontana dai problemi del nostro territorio, anzi addirittura nemica dell’Irpinia, mi chiedo su quali basi si possa raggiungere una sorta di accordo di tipo istituzionale”.
Insomma, la possibilità che tra Udc e Pd il clima si rassereni sembra fallita già sul nascere. Ma se tra i due big della politica irpina le divergenze restano intatte. Nelle retrovie qualcosa si muove: “E’ da tempo – spiega Caterina Lengua, segretario provinciale del Pd – che abbiamo assunto una posizione di responsabilità. La nostra provincia vive continue emergenze, ed è proprio rispetto a queste emergenze che l’azione dei partiti non deve essere orientata solo alla gestione del potere ma al benessere della comunità”.
Prende la parola anche Sibilia: “Il confronto è la linea guida della mia amministrazione. Un primo esempio di impegno condiviso tra le forze politiche sono gli stati generali dell’Alta Irpinia”.
Buone intenzioni, ma fino a quando non saranno De Mita e Mancino a sotterrare l’ascia di guerra, c’è da scommettere che di intese istituzionali continuerà a parlarsene solo sui giornali.
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