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Nappi entra nel Pdl e aderisce alla corrente di Caldoro. Ruggiero ''non gradisce'' il suo ingresso

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Il percorso era da tempo delineato. Sergio Nappi, uomo di Caldoro in Irpinia e suo più convinto sostenitore in Consiglio Regionale, entra nel PDL seguendo il tracciato indicato dallo stesso Governatore che del partito di Berlusconi è cofondatore. “Dopo anni di impegno da sindaco, e ora da Consigliere regionale – scrive Nappi in una lettera indirizzata a Berlusconi e al Segretario Alfano - , sempre motivato dall’intento del fare e dalla concretezza, intendo ufficializzare la mia adesione al Popolo delle Libertà con la volontà di dare il mio modesto contributo affinché la Sua stupenda intuizione politica possa dar corpo ad un soggetto sempre più capace di rappresentare i cittadini e le loro istanze ad ogni livello istituzionale”.
Nappi conferma nella missiva di avere in Stefano Caldoro un punto di riferimento imprescindibile e prefigura la costituzione di un movimento all’interno del Popolo delle Libertà che si ispiri all’azione del gruppo federato che si richiama al Governatore, costituito in seno al Consiglio Regionale della Campania: “L’esperienza politica ed amministrativa che si è incentrata intorno alla figura di Caldoro – scrive Nappi - ha rappresentato un elemento di novità che ha segnato la vita della Regione Campania, altrimenti destinata al fallimento, e nel contempo ha costituito l’impulso per molti di noi ad imboccare un sentiero di impegno, certamente arduo, nel Popolo delle libertà”.
“Il gruppo che il Governatore ha raccolto intorno a sé in Campania – prosegue il Consigliere Regionale - ha le carte in regola per contribuire in maniera incisiva al rilancio del Popolo delle Libertà. Non solo per la sua riconosciuta trasparenza e le sue qualità, ma soprattutto perché il Gruppo federato, sorto in seno al Consiglio Regionale, costituisce un laboratorio di impegno politico ed amministrativo che si è già contraddistinto per il radicamento territoriale dei suoi esponenti, per l’impegno concreto volto alla risoluzione dei problemi e per la condivisione di un percorso ben delineato, teso a coniugare i filoni moderato e riformista della politica italiana”.
“Da palazzo Santa Lucia – rimarca Nappi - si è affermato un modo di intendere l’impegno politico ed amministrativo innovativo, improntato alla sobrietà, all’equilibrio, al pragmatismo, alla trasparenza e orientato al definitivo riscatto delle nuove generazioni campane. E’ innegabile, tra l’altro, che l’azione politica ed amministrativa di Caldoro ha oltrepassato i confini locali, tanto da fare del Governatore un ascoltato difensore della causa meridionalista”. In conclusione Nappi inaugura la sua militanza nel Popolo delle Libertà lanciando, com’è nel suo stile combattivo, una stoccata agli attuali vertici regionali del partito: “Mi auguro – scrive - che l’esperienza che si è coagulata intorno al Governatore Caldoro possa trovare nel Coordinamento regionale campano una più adeguata considerazione e una più consona rappresentanza negli organismi dirigenziali, finora poco attenti a dare spazio ad una realtà in costante espansione e diffusamente sostenuta dai cittadini”.
In base allo statuto del Popolo delle Libertà, il Consigliere Nappi entra a far parte di diritto del Consiglio Nazionale del Partito e del Coordinamento provinciale di Avellino, pur senza diritto di voto.
LA REAZIONE DEL CONSIGLIERE REGIONALE ANTONIA RUGGIERO: ''Spiace constatare improvvise conversioni da parte del consigliere Sergio Nappi, soprattutto quando queste avvengono in prossimità  di appuntamenti elettorali. I buoni proclami del consigliere Nappi, all’indomani di un suo presunto passaggio con il Popolo della Libertà, elevandosi quasi a difensore  del partito di Berlusconi,  destano un certo imbarazzo se pensiamo ai tanti attacchi da lui manifestati contro il partito ed i suoi rappresentanti fino a qualche ora prima. Inoltre,  al consigliere Nocera, che ringrazio per il suo interessamento, ribadisco che la sinergia politica è già ben radicata sul nostro territorio, attraverso un proficuo rapporto con i rappresentanti del coordinamento provinciale, nonché dell’Ente Provincia. L’occasione mi è gradita anche per smentire immaginarie sinergie con il consigliere Nappi mai consumate. Pertanto non posso che ribadire con fermezza una mia netta vicinanza al coordinamento provinciale del PdL,  il quale  ha avviato una nuova fase di organizzazione e di radicamento su tutto il territorio, prova ne è il Congresso provinciale celebrato pochi mesi fa,  il cui successo lascia pochi margini di interpretazione.  Non possiamo tollerare  personaggi che in modo strumentale cercano riposizionamenti del tutto estranei rispetto alla buona politica che stiamo portando avanti. Noi abbiamo una grande responsabilità nei confronti del territorio che rappresentiamo. Pertanto, al Coordinatore provinciale, Cosimo Sibilia, manifesto il mio non gradimento, anche come Vice Coordinatore Vicario, rispetto all’eventuale ingresso di Sergio Nappi nel partito, affinché  si eviti di calpestare quanti, in tutti questi anni,  lavorano seriamente e con attaccamento alla crescita del Popolo della Libertà.  Personaggi simili, dal “partito monouso”, non collimano assolutamente con i valori che ci hanno sempre contraddistinti''.  

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