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Patto per lo Sviluppo, Irpinia capofila progetto aree interne. Ma è allarme Cgs

Patto per lo sviluppo. Accolta la delibera della Provincia che candida l’Irpinia ad essere area pilota nell’ambito del progetto di rilancio delle zone interne. Intanto i sindacati chiedono un incontro al Prefetto per coinvolgere la Regione nella vertenza Cgs. 

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Nuovo vertice a Palazzo Caracciolo per il Patto dello Sviluppo. Accolta la delibera della Provincia che candida l’Irpinia ad essere area pilota nell’ambito del progetto di rilancio delle zone interne. Al tavolo cui hanno preso parte Raffaele Coppola per la Provincia di Avellino, Maioli per Confindustria, e i sindacati unitari con Cgil Cisl, Uil, ed Ugl rappresentati da Petruzziello, Melchionna e Caso e Vassiliadis si è discusso di puntare sull’information technology, scuola e formazione da realizzarsi nelle aree territoriali in quanto fattori coerenti con le linee di sviluppo dettate dai parametri europei. Sull’incontro Melchionna della Cisl ha dichiarato: “Stiamo procedendo con celerità. Ora bisogna riempire questa proposta di contenuti. È necessario puntare sulla valorizzazione dei prodotti locali e sulla piattaforma logistica in Valle Ufita per la lavorazione non solo del freddo. Spazio anche alla sanità, infrastrutture materiali e immateriali, scuola e formazione. Ed infine Melchionna: «Abbiamo le carte in regola per accedere a questi fondi. Siamo la prima provincia campana ad aver messo in campo non solo le idee ma anche le progettazioni”. Intanto i sindacati in una nota unitaria esprimono forte preoccupazione per le notizie emerse al tavolo di confronto con l'Asi per la vertenza CGS”. “Emerge dal confronto che senza l'intervento della Regione per finanziare gli interventi di ammodernamento e ampliamento degli impianti di depurazione rischia non solo il CGS, ma il futuro sviluppo dell'industria irpina. Il ritardo della Regione – secondo la nota dei sindacati - sta facendo riemergere le preoccupazioni che hanno portato tre mesi fa all'intesa raggiunta con il presidente Belmonte. Ritardi che potrebbero bloccare la depurazione in Irpinia pregiudicando il servizio nelle aree industriali. Intanto i sindacati chiedono un incontro urgente al Prefetto di Avellino per coinvolgere la Regione nella delicata vertenza. 

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