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Pd a congresso, ma è tutto già deciso: tre vice per Pizza segretario

Per il Pd sarà un congresso dall'esito scontato quello che si celebrerà domani dalle 15 ad Avellino. L'esito è già stato infatti deciso in una serie di riunioni preparatorie, 'caminetti' si sarebbe detto un tempo, tra le diverse correnti. 60 i componenti dell'assemblea provinciale: oltre la metà riconducibili al cosiddetto fronte del governatore regionale, correntone nutrito che tiene dentro, a fatica, l'area di Petracca, stragrande maggioranza, e poi le fazioni guidate da De Luca, D'Amelio e Santaniello.

La corrente di Petitto e De Caro, porta a casa il resto, poco più del 41% dell'assemblea.I nomi dei 60 sono stati praticamente decisi a tavolino. I congressi di circolo, che avrebbero dovuto stabilire la composizione dell'assemblea, sono slittati a dopo l'assise provinciale e sono in programma per fine aprile.Una volta trovato l'accordo su tutta la linea, si è deciso di procedere spediti, bypassando i congressi locali ed evitando così il riemergere di tensioni mai sopite.

Quello di domani, infatti, sarà un congresso unitario. Epilogo inimmaginabile fino a qualche tempo fa per un partito lacerato da feroci lotte intestine, commissariato tre volte nel giro pochi anni. La quadra è stata trovata sul nome di Nello Pizza segretario, vicino a Petracca, e sulla presidenza a Gerardo Capodilupo, area De Caro-Petitto, fino a qualche mese in corsa proprio per sfidare Pizza.Intesa raggiunta anche sui vice. Saranno tre: l’ex segretario Giuseppe Di Guglielmo, Adriana Guerriero e Vittorio Ciarcia.

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