Ad Avellino partiti alle prese con le alleanze e il nodo delle candidature per il rinnovo del consiglio comunale. Il Pd riunitosi questo pomeriggio in direzione provinciale ha deliberato che le primarie che si terranno il 14 aprile con votazione unica, quindi senza ballottaggio. Il modello che è uscito dalla riunione è quello delle primarie aperte ossia di una competizione cui possono partecipare tutti e non obbligatoriamente quelli che sono iscritti al partito. Caterina Lengua annuncia per domani un coordinamento delle varie sezioni cittadine per trovare una intesa sul regolamento soprattutto sulla questione dell’incandidabilità. Spazio a tutti ma non è escluso che alla fine il 14 aprile si contenderanno il primato Leonida Gabrieli e Paolo Foti, dell’area Letta. Sul nome di quest’ultimo si è registrata la forte opposizione degli ex assessori comunali che fanno riferimento al circolo De Sanctis. C’è comunque chi ha sbattuto le porte in faccia al Pd rifiutando le primarie per non diventare agnelli sacrificali sul tavolo dei democratici ormai lacerati. Questo fanno trapelare Sel e Prc che hanno fatto un patto di ferro per Giancarlo Giordano in quanto non vogliono più attendere ulteriore tempo. Al centro con Udc e Monti non emergono ancora sostanziali novità, mentre il Pdl attende il rimpasto di giunta in Regione fondamentale per stabilire una ipotetica alleanza con l’Udc. Il movimento 5 stelle invece per le amministrative di maggio è in fase di chiusura delle candidature e del programma. Tiziana Guidi, la candidata a sindaco della città capoluogo per il movimento di Grillo, infatti sta continuando il confronto settimanale con i cittadini per definire il programma amministrativo da mettere in campo.
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