E’ guerra aperta tra le due anime del Partito Democratico Irpino. Oggetto della contesa, le 6 mila iscrizioni raccolte con il tesseramento 2011. A riaccendere il fuoco un’intervista sul "Mattino" rilasciata da Enzo Venezia, dirigente provinciale dell’area Franceschini: “Il nuovo tesseramento fatto senza giochini e prevaricazioni ha premiato l’area dei moderati. Ora faranno sentire la loro voce con maggiore vivacità”. Così Venezia

Dichiarazioni che hanno mandato su tutte le furie Lucio Fierro, leader della sinistra interna, già nei giorni scorsi critico circa la poca trasparenza nella raccolta delle iscrizioni. Fierro denuncia come il tesseramento sia stato fatto "compilando elenchi di amici, parenti e amici degli amici, spesso senza neanche chiedere il nome. In un partito serio questo sarebbe sufficiente per annullare il tutto”.

Poi aggiunge serafico: “A Venezia dico che i suoi giochini sui numeretti e sul moderatismo ci hanno portato al disastro. Quando ci siamo contati veramente, nelle urne, i rapporti di forza sono venuti fuori plasticamente.”

Fin qui la polemica. E pensare che in casa Pd non c’è nessun congresso provinciale all’orizzonte. Le due anime, quelle che oggi si contrappongono, governano insieme il partito da mesi.

In ogni caso è chiaro come in gioco ci sia l’egemonia all’interno del partito, attraverso il tesseramento l’area moderata punta a non condividere più la gestione del partito con la sinistra, ma a fare da sola. Sullo sfondo resta il congresso cittadino, dove la sfida si ripropone. Quell’assise, dove si confronteranno il sindaco, l’area moderata, la sinistra, il frastagliato mondo del Pd avellinese, va assumendo sempre più i contorni della madre di tutte le battaglie. E’ per questo forse, che viene sempre rinviata a data da destinarsi.